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È Svetlana Kuznetsova la prima finalista del WTA Premier Mandatory di Miami, secondo della stagione dopo quello di Indian Wells. La russa elimina per 7-5 6-2 la svizzera Timea Bacsinszky. Grande equilibrio e intensità nel primo set, dove la Bacsinszky manca clamorosamente tutte le occasioni per andare avanti. Viene premiata la maggiore costanza della Kuznetsova, che ritrova l’ultimo atto a Miami dopo la vittoria nel 2006. In finale per lei la vincente della super sfida di stanotte tra Victoria Azarenka e una ritrovata Angelique Kerber.
I precedenti prima del match odierno erano due, con la Kuznetsova avanti per 2-0: tuttavia, i match erano abbastanza longevi, nel 2010 la russa aveva vinto a Toronto, mentre nel 2012, a Indian Wells, svizzera si era ritirata sotto 6-3 2-0. Negli ultimi tempi però la Bacsinszky ha compiuto un progresso non indifferente. Entrambe arrivavano al match dopo inaspettate vittorie: la russa ha superato Garcia, Serena Williams e Makarova, l’elvetica, al contempo, ha trionfato contro giocatrici come Ana Ivanovic prima, e in rimonta addirittura Radwanska e Halep.
Come ulteriore dimostrazione del loro stato di forma l’intensità nel primo game è subito alta: le giocatrici non si risparmiano e appena ne hanno l’opportunità prendono in mano il gioco con grande aggressività. Gli scambi sono lunghi e c’è quindi un grande equilibrio: sia Kuznetsova, che Bacsinszky, tengono la battuta a 30, con il rovescio della svizzera che si dimostra subito pericoloso.
Nel terzo game si arriva anche ai vantaggi, ma la Kuztesova piazza l’ace che la tira fuori dal pericolo e così si tiene avanti per 2-1. La svizzera, sempre grazie al superbo rovescio, si procura nel quinto game le prime due palle break. La Kuznetsova rimane però attenta e con grande lucidità si salva ancora una volta. Nel famigerato settimo game la Bacsinszky da 30-0 sopra, arriva a concedere addirittura palla break, la russa però sbaglia clamorosamente in campo aperto ed è costretta quindi al 4-4. Nel nono game ad avere palla break è di nuovo la testa di serie 19, che deve ancora arrendersi alla buonissima spinta dell’avversaria. Livelli di gioco ancora più alto nelle fasi decisive del primo parziale, dove nonostante la grande profondità delle tenniste non mancano le prodezze in difesa. Kuznetsova, campionessa a Key Biscayne nel 2006, tira fuori il suo cuore impavido anche sul 5-5, dove annulla due palle break servendo ancora benissimo e piazzando un magnifico rovescio vincente, colpo davvero frequente da ambedue le parti. Nel dodicesimo game, dopo l’ennesima rimonta interna nel game, la Kuznetsova chiude il primo set per 7-5, dopo più di un’ora di grandissima lotta, caratterizzata da occasioni mancate e un equilibrio che non tutti i giorni si vede nel circuito femminile.
Il secondo set riparte sulla falsa riga del primo: la Bacsinszky rimonta un game ormai perso e trova finalmente il break che troppe volte aveva mancato nella prima ora di gioco. La Kuznetsova però reagisce subito, recuperando lo svantaggio con grande decisione in un set in cui, a differenza del primo, il servizio non è più così influente. Mentre le palle break fioccano, la Bacsinszky ostenta ancora poca concretezza, fallendo malamente 3 chance consecutive: a quel punto la Kuznetsova, con un grandissimo recupero in corsa di diritto, degno di una ventenne, si porta in vantaggio 2-1 completando la rimonta. Le certezze della giovane svizzera, invece, cominciano seriamente a vacillare quando, con 2 sciagurati regali perde di nuovo il servizio, perdendo contatto con l’avversaria, avanti dunque per 3-1. Sotto con il punteggio, dunque senza più nulla da perdere, Timea Bacsinszky ritrova il suo rovescio, e con un gioco praticamente perfetto recupera il break, rifacendosi sotto sul 3-2. Grazie all’incredibile numero di errori della Bacsinszky e alla sua incostanza, la russa può allungare nuovamente sul 4-2. Sul 5-3 la Bacsinszky tenta l’ultimo assalto, ma di nuovo mette fuori due risposte non troppo difficili e con grande sangue freddo la russa chiude dopo 1 ora e 56. Vittoria meritata per la Kuznetsova, che ha mostrato maggior lucidità nei momenti chiave: in finale proverà un’altra impresa, dopo aver buttato fuori Serena Wlliams, contro una fra Kerber o Azarenka.