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Tennis, Serie A1: al Palatagliate di Lucca titoli ad Aniene e Beinasco

Jacopo e Matteo Berrettini - Foto Sportface.it

Il Palatagliate di Lucca è stata la cornice delle rispettive finali di Serie A1 per la stagione 2018-19. Un cammino lungo e faticoso, da cui ne sono usciti vincitori il Circolo Canottieri Aniene al maschile, e il Tennis Beinasco al femminile. Per il club romano vittoria paradossalmente agevole nel derby contro Parioli. Emozioni a non finire invece nella giornata di sabato dove il Tennis Club Genova di Alberta Brianti è stato sconfitto solo al doppio di spareggio.

ANIENE BIS – Stessa finale dello scorso anno, e stesso esito per quanto riguarda la finale tutta romana tra Aniene e Parioli. Non sono necessari i doppi nel pesante 4-0 inflitto dai campioni in carica, i quali si prendono il quarto titolo nazionale della loro storia. Momento storico decisamente positivo per l’attuale team di capitan Santopadre, riuscito ad approdare ben sette volte in finale nelle ultime undici edizioni. Ci riproverà il prossimo anno invece il Parioli, impossibilitato a schierare Gian Marco Moroni, uno che avrebbe potuto tranquillamente dire la sua, in tendenza con le ottime cose fatte vedere quest’anno. Ci sono andati nuovamente molto vicini Fabbiano e compagni, per un titolo che manca da ormai 76 anni.

NEL SEGNO DEI FRATELLI BERRETTINI – Ma passiamo alle cose di campo, ed in particolare ai match che hanno chiuso il massimo campionato italiano. Sabato 8 dicembre hanno aperto le danze Jacopo Berrettini e Flavio Cobolli (foto sopra), entrambi allievi della Roma Tennis Academy. Cobolli parte senza paura, in una sfida che in un certo senso lo vede opposto anche al padre Stefano, quest’ultimo tesserato proprio per Aniene. Contesa intensa e ricca di spunti: il fratello minore di Matteo fa valere la maggiore esperienza, e dopo un primo set lottato, fa suo il secondo con autorità. Esce dal campo un Berrettini, ne entra un altro. Proprio Matteo (sotto in foto) che affronta in un cemento indoor parecchio rapido Thomas Fabbiano. Impeccabile al servizio il romano, a differenza del nativo di Grottaglie che non è supportato a dovere dai colpi che aprono lo scambio. 6-2 6-3 e secondo punto per Aniene in quella che, sulla carta, sarebbe dovuta essere una delle battaglie più equilibrate.

QUINZI E BOLELLI CHIUDONO – Si ritorna in campo domenica, con Parioli alle corde. Gianluigi Quinzi, ancora non al meglio come affermerà dopo la partita, sfida Pietro Rondoni nel terzo singolare. Diventa difficile giudicare le prestazioni dei giocatori protagonisti, i quali ad inizio dicembre sono nel bel mezzo della propria preparazione. Un fattore che non condiziona il nativo di Cittadella: un primo set vinto al tie-break indirizza la partita nonostante un mai arrendevole Rondoni, capace di creare ostici grattacapi all’avversario anche da fondo campo. Ma non basta. Sul 3-0 per Aniene è Miljan Zekic a dover tenere intatte le speranze di Parioli. Il serbo si trova di fronte a Simone Bolelli, ancora imbattuto in una Serie A1 che lo ha potuto ammirare in ottima forma. Partenza show del bolognese, a cui entra proprio tutto in una situazione psicologica completamente opposta a quella del proprio avversario. Non trema Bolelli e con un perentorio 6-3 6-4 archivia la pratica, regalando il tanto ambito scudetto al Circolo Canottieri Aniene.

TRIONFO BEINASCO, PRIMO TITOLO – Tutt’altra finale hanno regalato le donne, nell’inedito confronto tra Tennis Beinasco (qui sotto, Foto Facebook) e Tennis Club Genova. Tanta incertezza tra due compagini che hanno meritato di giocarsi il titolo a suon di vittorie e prestazioni convincenti nei gironi e in semifinale. Sacrificio, talento, passione che alla fine hanno premiato le piemontesi, ma solo per 3-2 e al doppio decisivo. Si tratta del primo riconoscimento tricolore per il circolo del comune di Torino. C’è rammarico per le liguri, costrette a rimandare nuovamente l’appuntamento con il titolo.

GATTO-MONTICONE RISPONDE A BRONZETTI – Nel day 1 in quel di Lucca si inizia subito forte. La gioventù protagonista nel primo singolare: Lucia Bronzetti (classe 1998) contro Federica Rossi, appena diciassettenne. Grande palcoscenico con tanto di diretta tv non di certo abituale per le due giovani promesse azzurre. Tensione che però non va ad incidere sul tennis espresso. In una contesa che ai punti sarebbe tranquillamente potuta finire in pareggio, è la Bronzetti ad imporsi per 7-5 al terzo. In un format ristretto rispetto a quello maschile (vince chi sigla 3 punti), Beinasco non può più sbagliare. Giulia Gatto-Monticone con l’arduo compito di arginare una Ludmila Samsonova in grande spolvero. Impresa che viene portata a termine dalla torinese nonostante la partenza ad handicap. A seguito in un buon primo set chiuso per 6-4, la russa si spegne e dà il via al dominio dell’avversaria. Samsonova raccoglie la miseria di 2 game nei due parziali successivi, rimettendo tutto in bilico.

2-2 E DOPPIO DI SPAREGGIO – Apre la seconda giornata Federica Di Sarra (sopra con Grymalska, Foto Facebook) impostasi per 6-1 3-6 6-1 sulla sempreverde Alberta Brianti. Un successo che permette a Beinasco di giocarsi il primo match point in doppio. Doppio in cui succede di tutto, e forse anche qualcosa in più. La classe di Samsonova e Brianti contro il temperamento di Rossi e Di Sarra. Quest’ultime non sfruttano due championship point nel super tie-break e vengono prontamente punite. Genova in rimonta si regala lo spareggio quando era ormai ad un passo dal baratro. E le coppie non cambiano. Si ritorna in campo con le stesse giocatrici, ma questa volta l’esito finale non sorride alle liguri. Limano la propria affinità Di Sarra/Rossi, conquistando l’incontro decisivo per 7-6 6-4. Si chiude nella maniera più rocambolesca la finale femminile, per una prima volta che sarà difficile da scordare per Beinasco.

Per tutti i risultati è possibile consultare il sito della Federazione Italiana Tennis cliccando QUI

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