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Tennis, Nadal: “Parlo come cittadino, non penso alla politica”

Rafael Nadal - Foto Ray Giubilo

Rafael Nadal ha affidato ad una videochiamata con La Voce della Galizia la sua opinione sulla gestione dell’emergenza sanitaria da parte del suo paese, la Spagna. “Non mi interessa se governano a sinistra, a destra, al centro… Quando parlo, non lo faccio pensando alla politica” spiega il fuoriclasse 33enne, “Parlo come cittadino, senza pensare se governa il Partito popolare, il Partito Socialista, Ciudadanos, Podemos o Vox. Quello che voglio è che chi governa lo faccia nel migliore dei modi. Se mi si chiede come è stata gestita l’emergenza sanitaria, preferisco tenere per me la mia opinione, che ho molto chiara. E’ un po’ triste, perché chiunque può dire qualcosa sui social network ma, per ciò che sono, sembra che io abbia meno possibilità di commentare“.

Ci sono stati errori ed è umano riconoscerlo. Tutti capiscono che i politici possono sbagliare, è umano, anche io faccio errori ogni giorno. Quello che mi piace meno è quando gli errori non vengono riconosciuti, perché smetti di avere credibilità” ha aggiunto il n.2 del ranking Atp. Infine, Nadal si lascia andare ad una riflessione: “Se hai vinto 30 Grand Slam, ma non hai amici, avrai un futuro infelice. E’ meglio avere zero Grand Slam e andare al lavoro ogni giorno con uno stipendio mensile discreto e avere una buona vita sociale. Questo ti da’ la felicità più di qualsiasi denaro tu possa avere o qualsiasi risultato tu possa ottenere“.

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