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Tennis, Masters 1000 Shanghai: crolla Djokovic, Murray vola in finale

Andy Murray - Wimbledon 2016 - Foto Ray Giubilo

Sarebbe stato fin troppo scontato assistere alla solita, ennesima, finale tra i due tennisti dominatori del circuito, Novak Djokovic ed Andy Murray. Il bello del tennis, si sa, sono le sorprese ed è proprio ciò che è avvenuto nella giornata di oggi, dedicata alle semifinali allo Shanghai Rolex Masters, Atp Masters 1000 di Shanghai.

Impresa clamorosa, quella compiuta dallo spagnolo Roberto Bautista Agut, capace di sbarazzarsi in soli due set, con un doppio 6-4, del numero 1 del mondo, il serbo Novak Djokovic. Lo spagnolo conquisterà il suo best ranking a seguito di questa vittoria, la posizione numero 13 del circuito. Ma andiamo nel dettaglio: Un Djokovic irriconoscibile per tutta la partita non giustifica la grandissima vittoria dello spagnolo, che domina il match sotto ogni punto di vista. In vantaggio negli Aces(5-4 per lo spagnolo) nei break ( 4 per lo spagnolo contro i 2 del serbo) ma soprattutto nel livello di gioco espresso. C’è tutto il repertorio del tennista moderno nel match giocato da Bautista Agut, profondità di gioco, grandissimi angoli e folli traiettorie(basta vedere il passante/lob in occasione del match point). Se per lo spagnolo tutto fila liscio, dall’altro lato il numero 1 al mondo sembra il lontano parente del dominatore del circuito che siamo abituati a vedere. Spento, senza idee, molto spesso in ritardo nell’esecuzione del corpo, non sembra mai dare l’impressione di voler vincere la partita. Da sottolineare inoltre l’atteggiamento fin troppo sopra le righe del serbo, che porta in campo tutta la frustrazione e la rabbia possibile: distrugge letteralmente la propria racchetta e si strappa la maglia, gesto che gli costerà un warning. Grandi meriti comunque di Roberto Bautista Agut, che domani disputerà la prima finale di un Masters 1000 in carriera.

Come da pronostico è invece l’esito della seconda semifinale di oggi, giocata da Andy Murray e Gilles Simon. Il britannico conferma lo splendido momento di forma, che si protrae da luglio, mese nel quale vinse Wimbledon, passando per l’oro olimpico di Rio e per la vittoria di una settimana fa a Pechino. Senza storie il match in cui il francese Gilles Simon non riesce mai a tenere testa alle offensive dello scozzese. 6-4 6-3 è il risultato con cui Murray si impone su Simon, mostrando grande solidità e concretezza nei momenti decisivi del match. Ottimo il servizio dello scozzese, autore di ben 6 ace contro l’unico realizzato dal francese nel secondo set. In un’1:43 Murray chiude la pratica e si prepara per conquistare l’ennesimo trofeo, sarebbe il quarantunesimo della propria carriera, negli ultimi mesi. Inoltre riuscendo a vincere il torneo compierebbe un grosso balzo in avanti in ottica prima posizione Atp, vedendo quasi dimezzato il vantaggio(fino a poco tempo fa quasi impensabile) da Novak Djokovic.

Da segnalare anche le due semifinali di doppio, vinte dalle coppie Kontinen-Peers e Isner Sock, rispettivamente su Cilic-Pavic e Bryan-Bryan con i risultati di 6-3/6-4 e 6-2/7-6(2).

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