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Thanasi Kokkinakis, una delle più grandi promesse del tennis mondiale, ha rivelato il motivo del lungo stop che lo ha tenuto fuori dal circuito a lungo dalla fine del 2015. E la vicenda è a tratti surreale. “Sono un idiota – ha esordito Kokkinakis a 20Four nella serie video ‘In My Own Words – Verso la fine di quell’anno ho iniziato a spingere coi pesi perché avevo sentito che la Nike voleva lanciare gli smanicati. Ho pensato “beh, devo mettere su un po’ di muscoli”. Una pessima idea, mi sono fregato. Ricordo che tornando a casa ero in taxi e dovevo prendere la carta di credito: non riuscivo più a muovere il mio braccio. Ho preso il cortisone per un po’ ma niente da fare, sapevo di dover ricorrere alla chirurgia”.
Kokkinakis contava di rientrare dopo tre o quattro mesi. Ma al termine del suo percorso di riabilitazione la sua spalla non era ancora guarita. “Appena ho colpito un servizio mi è sembrato come se si fosse dislocata di nuovo. Ho preso la racchetta e l’ho distrutta. Piangevo“. Dopo aver saltato i primi tre Slam, Kokkinakis aveva pianificato il suo ritorno agli Us Open ma la sfortuna si è accanita ancora una volta su di lui. “Ho colpito un dritto provando a spingere e mi si è strappato il pettorale. Mi sono detto, ‘basta’ così era davvero troppo”.
Una serie di sfortunati eventi iniziata solamente per colpa di uno smanicato. Un eccesso di vanità pagato a duro prezzo da Kokkinakis, che solamente da pochi mesi sta rientrando ad assaporare i palcoscenici più importanti. Proprio alla Hopman Cup, in corso a Perth in questi giorni, è arrivata una bella vittoria su Alexander Zverev: certo, solamente un’esibizione, ma un’ottima indicazione sullo stato di forma di Thanasi, obiettivo principale per il suo 2018.