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Tennis, Italia al via nell’Atp Cup: cosa aspettarsi dal girone?

Fabio Fognini, Laver Cup - Foto Roberto Dell'Olivo

Dopo una Coppa Davis terminata anzitempo con un’amara uscita ai gironi, seppur contro i futuri finalisti del Canada, l’Italia si avvicina all’Atp Cup con una notevole voglia di rivalsa e di far vedere al mondo intero l’ottimo momento che sta attraversando il movimento azzurro. Purtroppo non ci sarà Matteo Berrettini, fermato da un problema agli addominali, dovuto probabilmente all’estenuante 2019 che lo ha visto protagonista di numerosi match. Comprensibile dunque la sua scelta di preservarsi in vista della prossima stagione, dove sarà chiamato ad un notevole sforzo per difendere i tanti punti accumulati.

Ci sarà invece Fabio Fognini, che dopo un iniziale forfait ha invece confermato la sua presenza in Australia. A determinare la sua eventuale partecipazione è stata la nascita della figlia Farah, che sua moglie Flavia Pennetta ha dato alla luce il 23 dicembre. Se la bambina fosse nata a fine mese, infatti, difficilmente il tennista ligure sarebbe volato in Australia. Al contrario, Fabio potrà godersi la sua secondogenita per questi giorni prima di imbarcarsi direzione terra dei canguri.

Buone notizie dunque per l’Italia, che potrà fare affidamento su uno dei suoi migliori giocatori. Insieme al 32enne di Arma di Taggia, la squadra italiana sarà composta da Stefano Travaglia, Paolo Lorenzi ed Alessandro Giannessi, tre ottimi singolaristi nonchè tennisti di una certa esperienza che potranno dare il loro contributo alla causa. Infine, il capitano degli azzurri non sarà come annunciato Vincenzo Santopadre – in virtù del forfait di Berrettini – bensì Simone Vagnozzi, ex allenatore di Cecchinato ed attuale coach di Travaglia.

Purtroppo, l’urna non ha sorriso particolarmente all’Italia, che ha pescato Stati Uniti, Russia e Norvegia. Se da un lato la Norvegia del solo Casper Ruud non incute timore, dall’altro la Russia dei due tenori Medvedev e Khachanov sembra un ostacolo insormontabile. Clienti ostici anche gli americani, che già hanno sconfitto l’Italia nel girone della Coppa Davis, ma rimangono comunque alla portata. Ovviamente servirà il miglior Fognini ed un po’ di fortuna per strappare il punto decisivo tra singolare e doppio. Missione complicata ma non impossibile.

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