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Tennis, il ritorno di Deborah Chiesa: “Voglio tornare ai livelli del 2018, ma non come punto di arrivo”

Deborah Chiesa e Alessandro Piccari - Foto Sportface
Deborah Chiesa e Alessandro Piccari - Foto Sportface

Deborah Chiesa sta tornando e il panorama tennistico nazionale e internazionale è pronto ad accoglierla a braccia aperte. La tennista trentina classe 1996, cresciuta tennisticamente presso l’Accademia dei fratelli Piccari e di Karin Knapp ad Anzio, dopo due anni di stop causa infortunio prima e malattia dopo, ha intrapreso un serio e concreto percorso per tornare a competere in palcoscenici importanti, dove nel 2018 ha raggiunto il suo best ranking di numero 143 WTA.

In questi due lunghi anni Deborah ha impegnato il suo tempo anche nello studio, e da appassionata quale è di culture e lingue straniere, non poteva che scegliere il corso di studi “lingue e culture europee e del resto del mondo”, e se tutto procederà nel migliore dei modi tra pochi mesi si laureerà. Deborah ha investito in se stessa e in questo cammino in cui ha trovato una prospettiva di vita anche nello studio: sconfitti gli infortuni e tenuta sotto controllo la malattia (artrite), è tornata la Deborah tennista con un focus preciso.

“Punto a tornare ai livelli del 2018 – dichiara -, quando ho raggiunto il mio best ranking, ma non come punto di arrivo. Non sarà un percorso facile, ma il tennis è la mia vita e la mia passione, è uno sport molto duro, selettivo, a tratti crudele, ma può dare grandi soddisfazioni. L’obiettivo del 2022 è tornare competitiva nei tornei ITF partendo da quelli minori per poi salire. Per tornare a certi livelli c’è un tempo fisiologico che non posso accelerare, ci vuole tanta costanza, tanta dedizione e tanto impegno. È un cammino impegnativo, una sfida, ma ho al mio fianco un team di professionisti che crede in me, con il quale sto lavorando sinergicamente giorno dopo giorno”.

“In questo momento – prosegue – sono molto felice di poter tornare a fare quello che mi piace e sono molto grata alla mia famiglia che mi ha sempre supportata, soprattutto nei momenti più difficili. Ringrazio DSF.sport, il mio nuovo global service di management sportivo, che ha creduto in me e di cui sposo in pieno i valori”.

Deborah in questi giorni è stata impegnata nel torneo ITF da 25mila dollari di Glasgow, in Scozia.  La 25enne trentina è stata sconfitta dalla coreana Sohyun Park al secondo turno, ma sono i riscontri tecnici che danno un ottimo feedback a Debby: “L’importante è ripartire, stare bene fisicamente e giocare bene. Questi sono i feedback che sto avendo e sono molto felice di questo cammino”.

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