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Tennis, giocatori divisi sul vaccino. Rublev: “Se potrò scegliere non lo farò, non dà vantaggi”

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Andrej Rublev: finali Coppa Davis - Foto Roberto Dell'Olivo

Il tema dei vaccini anti-Covid fa discutere anche nel mondo dello sport, specie in quelli dove gli spostamenti e i viaggi sono all’ordine del giorno. E’ il caso del tennis, con i giocatori impegnati in questi giorni a Miami e sollecitati sull’argomento visto che la stagione sta entrando sempre più nel vivo e il calendario appare fitto e quasi “normale”. Dopo le polemiche dello scorso anno con protagonista Djokovic, adesso a guidare il partito degli scettici sembra essere Andrey Rublev. Il russo, interrogato sulla questione, ha risposto: “Se potrò scegliere non lo farò, non ho mai fatto vaccini nemmeno da piccolo. Al momento non dà vantaggi, devi comunque sottostare alle regole della bolla. La mia è una sensazione, ma se avrò l’opzione non lo farò.”

Un pensiero molto simile sembra essere espresso da Elina Svitolina: “Alcuni amici mi hanno detto di aspettare, secondo me non ha senso fare una cosa che ha effetto per un periodo breve e comunque non esclude di essere contagiato. La Wta ha stabilito che dovrei comunque fare le quarantene, avrò la possibilità di vaccinarmi nelle prossime settimane ma non so se lo farò.” Al fronte degli scettici sembrava potersi aggiungere anche Diego Schwartzman, che poi però ha ritrattato correggendo il tiro e sottolineando che si vaccinerà quando toccherà a lui.

Chi invece è una convinta sostenitrice del vaccino è Simona Halep, che infatti nelle scorse settimane ha comunicato con tanto di “foto di rito” di aver già ricevuto la prima dose del siero dopo aver contratto il Covid-19 in prima persona. Dello stesso avviso anche Naomi Osaka e Ashleigh Barty, che hanno affermato con sicurezza il loro assenso alla vaccinazione.

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