Saranno Juan Monaco e Jack Sock a contendersi il titolo dell’Atp 250 di Houston, in una finale che rappresenterà anche il loro primo confronto diretto.
“Pico” ha inaugurato il programma sconfiggendo uno spento Feliciano Lopez, col punteggio di 6-4 6-2. Brekkato nel suo primo turno di servizio, lo spagnolo riagguanta l’avversario sul 4 pari, recuperando da una situazione quasi compromessa sull’1-4 0-40. Ma quando serve per rimanere nel set non sfrutta una palla del 5 pari e cede servizio e parziale al suo avversario, cinico nel concretizzare il primo set point. Il servizio di Lopez non vive una delle sue migliori giornate, a fine match i doppi falli saranno più degli ace (5 contro 4). Ma se il 62% di prime palle in campo gli consente di rimanere a galla nel primo set, il crollo al 40% del secondo lo condanna a una resa inevitabile. Sul 5 a 2 serve per allungare la partita, ma Monaco sfrutta nuovamente la prima palla utile, e chiude 6-4, 6-2 in un’ora e 41 minuti, tornando a battere Feliciano dopo tre sconfitte consecutive (l’ultimo successo risaliva a Madrid 2009). Per l’argentino sembra il torneo della rinascita. Rientrato nel circuito a febbraio dopo sei lunghi mesi di stop, ha inanellato quattro successi di fila (non gli riusciva da Miami 2015), eliminando progressivamente la testa di serie numero 2 Paire, la 5 Querrey e infine la 3 Lopez.
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A seguire, in campo l’atteso derby americano tra Isner e Sock. Entrambi ex vincitori del torneo (“Big John” nel 2013, il 23enne del Nebraska lo scorso anno), si erano già affrontati a Houston proprio nel 2013, quando un Sock ventenne costrinse il più quotato connazionale al tie-break del terzo set. Ancora una volta è stato un tie-break (il sesto in sette confronti diretti) a risolvere il primo set, e non poteva essere altrimenti, visti i 16 aces in un solo parziale (11 di Isner, 5 del più giovane avversario). Sock se lo aggiudica per 7 punti a 4, e quando sale 4 a 1 nel secondo set la partita sembra ormai segnata. Isner rimane vivo fino al 5-3, 30 pari, ma i successivi due punti consegnano un’altra finale all’ex teenager nativo di Lincoln, la quarta in carriera dopo Houston 2015, Stoccolma 2015 e la sfortunata di quest’anno a Auckland, costretto al ritiro a inizio secondo set messo ko dalla febbre.
Finale Usa-Argentina dunque, la quarta della storia del torneo. Sock proverà a emulare Jimmy Connors, l’unico suo connazionale in grado di sconfiggere un argentino in finale (era il 1979, contro Vilas). Dal canto suo, Monaco tenterà di bissare il successo del 2012, quando confermò la favorevole tradizione albiceleste sconfiggendo il beniamino di casa Isner.
I risultati:
Monaco b. F. Lopez(3) 6-4 6-2
J. Sock(4) b. J. Isner(1) 7-6(4) 6-3