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Paolo Lorenzi stacca il pass per la finale dell’Atp 250 di Umago, in Croazia. Dopo oltre due ore e mezza di gioco ha la meglio sull’altro azzurro Alessandro Giannessi. 6-2, 4-6, 6-3 il punteggio finale per il senese, che nella finale di domani pomeriggio affronterà il Next Gen russo Andrei Rublev.
Era da 24 anni, dalla semifinale dell’Atp di San Marino tra Gaudenzi e Furlan, che due azzurri non si trovavano uno di fronte all’altro nel penultimo atto di un torneo del circuito maggiore. Lorenzi e Giannessi erano peraltro reduci dalla finale del ricco Challenger di Caltanissetta di inizio giugno, dove il senese aveva prevalso in due rapidi set su un acciaccato avversario.
I primi game mostravano già uno spezzino chiaramente contratto per il suo primo approdo in una semifinale Atp, e di questo ne approfittava Lorenzi con la sua esperienza picchiando il più possibile sulla ferita, e in particolare sul rovescio ballerino dell’avversario, soprattutto nei momenti di scarsa fiducia. E’ così che in un batter d’occhio il numero 34 del mondo si portava già sul 3-0 in una decina di minuti, tenendo quasi sempre il pallino del gioco e non disdegnando puntuali sortite a rete.
Dopo questo primo scossone il match si giocava evidentemente sui turni di servizio di Lorenzi, che comunque non mostrava la minima esitazione, riuscendosi a portare facilmente sul 5-2 alternando un apprezzabilissimo gioco di volo a un palleggio profondo e senza peso sul rovescio dell’avversario. L’ottavo game era quello decisivo, con un Giannessi decisamente scarico dopo la battaglia di ieri con Dutra Silva, mandando l’ennesimo rovescio in rete e perdendo per 6-2 il primo parziale sul numero due italiano.
Per fortuna del match il secondo set iniziava subito con un Giannessi più propositivo e più capace nello spostarsi dalla parte del dritto per cominciare a spingere. Complice un Lorenzi stranamente svagato e falloso, lo spezzino, finalmente rinfrancato, si portava sorprendentemente avanti di un break. Dopo questo momento di sbandamento il senese ritrovava l’intensità perduta e riusciva dopo un lungo quarto game a recuperare il break di ritardo, nonostante un Giannessi coriaceo che tartassava l’avversario con palle corte e pallonetti.
A questo punto Lorenzi chiamava sul 2 pari un medical time-out facendosi fasciare la coscia, ma se da par suo inizialmente non sembravano evidenziarsi in campo dei problemi particolari negli spostamenti, era il suo avversario a calare vistosamente e costretto a cedere nuovamente il servizio nel sesto game. Sembrava il momento decisivo del match, sul 4-2 Lorenzi, ma imprevedibile arrivava un altro calo di quest’ultimo, cominciando a regalare diversi gratuiti, consentendo all’avversario di rientrare rapidamente.
Ritornati in una situazione di equilibrio, il nono game del secondo set poteva rivelarsi decisivo, più che altro per registrare l’eventuale nuova reazione di Lorenzi a un suo passaggio a vuoto. Il 35enne continuava a mostrarsi in difficoltà , mancando diverse palle game e anche sbagliando platealmente un facile smash, rendendo inevitabile il break e la possibilità per Giannessi di servire per il secondo parziale e portarlo a casa col punteggio di 6-4.
Nel set decisivo Lorenzi sembrava aver accusato il colpo, visto che  l’infortunio alla coscia ne limitava gli spostamenti, e di ciò ne approfittava il suo avversario colpendolo puntualmente con palle corte in controtempo. Avanti di un break Giannessi non ha approfittato di diverse opportunità per il 3-1, e un indomabile Lorenzi riporta in parità le sorti del match. Altro turning point della partita e da quel momento è cambiata decisamente la musica, con il senese che come per magia ritrova le forze ed impone nuovamente il suo gioco. Al contrario il suo avversario comincia ad accusare la stanchezza, denunciando più difficoltà nello spostarsi sul dritto, come era successo nel secondo parziale. I game appaiono lottatissimi, in cui i due azzurri esprimono se non il meglio del rispettivo gioco sicuramente tutta la loro intensità . Qualche errore di meno in una serie di game ai vantaggi ha consentito al più esperto Lorenzi di portarsi avanti faticosamente di un break e a servire per il match sul 5-3. Nonostante qualche patema, e l’ennesimo smash sbagliato sul primo match point, il senese riesce a portare a casa il match al secondo tentativo, col dritto di Giannessi che terminava in rete. Lorenzi raggiunge la finale, ma lo spezzino potrà comunque consolarsi da lunedì col best ranking e l’ingresso nei primi 90 del mondo.