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Nella giornata dei secondi turni dell’ATP 250 di Stoccolma scendono in campo i nostri ragazzi Fabio Fognini e Simone Bolelli. Le due partite per andamento non possono che essere più diverse. Fognini infatti impiega tre set per estromettere dal torneo la giovane wild card svedese Elias Ymer: finisce 6-4 3-6 7-6 dopo 2 ore e 9 minuti di pura battaglia. Sorte diversa spetta a Simone bolelli che, proveniente dalle qualificazioni, se l’è vista con il serbo Viktor Troicki. Non c’è mai stata realmente partita e alla fine il punteggio parla chiaro: 6-3 6-3 in 76 minuti. Al prossimo turno Fognini sarà opposto ad uno tra Jack Sock e Jeremy Chardy.
FOGNINI-YMER: Il primo set è quasi completamente lottato e il punteggio rimane bloccato in uno statico equilibrio. Il giovane giocatore di casa si esibisce in spettacolari accelerazioni, esponendo tutto il repertorio, e mostrando come seppur l’età sia tenera, e il fisico ancora esile, se c’è da spingere per lui non ci sono problemi. Fognini dalla sua gestisce senza strafare tenendo il servizio. Tutta via nessuno dei due riesce ad allungare. Alla fine il game decisivo diventa il decimo dove Ymer inciampa in dei brutti errori regalando il set a Fabio: finisce 6-4 in 31 minuti
Il secondo set è di andamento simile a quello precedente. Nei primi giochi la parità regna sovrana e si arriva rapidamente sul 3-3. A quel punto Ymer, un po’ come se si fosse ricordato solo in quel momento di stare giocando in patria, inizia a incoraggiarsi su ogni punto urlando su tutte le palle. Fabio non sembra infastidito dall’accaduto ma il pubblico rapidamente si infuoca. Il break a quel punto è nell’aria e lo svedese è bravo a concretizzare. Al servizio per il parziale Ymer trema e Fognini potrebbe addirittura rientrare ma alla fine il set finisce nelle mani del giocatore di casa: è 6-3 in 34 minuti.
All’alba del terzo negli spalti i volti sono di chi crede davvero nell’impresa. Fognini a livello mentale non si fa scomporre dalla situazione stando in campo con modi pacati e senza protestare particolarmente. Ymer invece non si ferma e perseverando con le urla a squarcia gola. Le prime palle break del set sono per lui: gioco e 3-2. Lo svedese al servizio però è discontinuo e Fognini con personalità si prende il contro break. il match diventa battaglia. Ormai ogni punto diventa cruciale, particolarmente in battuta dove il ligure inciampa in due pesanti doppi falli che mandano il rivale a servire per il match. La carta di identità però non mente e tutta la poca esperienza del ragazzino svedese esce fuori nel game successivo, dove sbaglia tutto quello che può sbagliare, rimettendo così in corsa Fabio. 5-5. Nel dodicesimo game Ymer trema e non poco concedendo 3 match point consecutivi che l’italiano però non riesce a sfruttare. Si va al tie-break: ci si gioca tutto fino alla fine e lo svedese arriva pure a match point ma alla fine è l’italiano ad avere la meglio. Finisce 6-4 3-6 7-6 dopo quasi 2 ore e 10 minuti di lotta.
BOLELLI-TROICKI: l’inizio di partita è di quelli shock: Troicki trova subito un break in apertura grazie al quale si spiana la strada per l’intero match. A livello di gioco è chiaro da subito come Simone, oltre sbagliare eccessivamente, non riesca a trovare contromisure tattiche. Durante il set Bolelli in realtà riesce anche a recuperare il break per poi perderlo immediatamente nel game successivo. Alla fine l’azzurro paga le basse percentuali di realizzazioni con la prima (appena il 38%): finisce 6-3 per il serbo dopo 32 minuti di gioco.
Nel secondo parziale il break decisivo arriva invece dopo appena 4 game. Bolelli prova come può a difendersi con il dritto ma gli errori rimangono comunque troppi. Troicki dalla sua alza il rendimento sulla prima rendendo quasi impossibile i turni di risposta dell’azzurro.  Il serbo potrebbe allungare ulteriormente ma qualche gratuito di troppo ne ferma la corsa. La festa è però solo rimandata di qualche minuto. Finisce 6-3 6-3 in 1 ora e 16 minuti.