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Tennis, ATP 250 Shenzhen: Fabio Fognini sconfitto agli ottavi

Fabio Fognini - Foto Ray Giubilo

Niente da fare per Fabio Fognini al secondo turno dell’Atp 250 di Shenzhen: il ligure si è infatti arreso col punteggio di 7-6(3) 6-4 al qualificato tedesco Mischa Zverev, che al prossimo round se la vedrà col vincente della sfida tra la testa di serie numero 3, il francese Richard Gasquet, e il sorprendente qualificato australiano Andrew Whittington, peraltro giustiziere di Luca Vanni all’esordio nel main draw.

Tre i precedenti tra i due nel circuito maggiore, l’ultimo dei quali lo scorso anno sul veloce indoor di Valencia, quando ad imporsi fu il giocatore teutonico in due set; confronti diretti che potrebbero diventare quattro se si considera il match di quarti di finale al Challenger di Genova nel 2010, vinto da Fognini in rimonta, così come era avvenuto ad Umag un anno prima. Quest’ultimo è reduce dal successo al primo round sull’israeliano Dudi Sela, mentre Zverev ha avuto la meglio all’esordio sul padrone di casa Zhe Li, dopo avere superato piuttosto agevolmente i due turni preliminari del weekend.

A parte due palle break consecutive, prontamente sventate dal tedesco nel corso del secondo game, è un primo parziale all’insegna dell’equilibrio: è il tie-break, dopo circa tre quarti d’ora, a deciderne il padrone. Al primo tentativo di allungo da parte del nativo di Mosca, una rasoiata di rovescio in lungo linea permette al ligure di rifarsi sotto, ottenendo il contro-minibreak: la buona resa al servizio, che finora aveva tenuto a galla Fognini, lo abbandona però proprio nel momento più importante del set, consentendo all’avversario di mettere a segno un parziale di tre punti a zero e di archiviare il primo set.

Troppo nervoso il ventinovenne di Arma di Taggia, dal canto suo Zverev è praticamente ingiocabile alla battuta nel secondo parziale: 16 punti realizzati su 17 prime palle, 80% di realizzazione con la seconda, naturalmente nessuna opportunità di break concessa all’azzurro. Quest’ultimo si salva sia nel quarto che nel sesto game, ma deve arrendersi nel decimo, quando l’ennesimo diritto lungo permette al teutonico di portare a casa l’incontro con lo score finale di 7-6(3) 6-4.

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