[the_ad id=”10725″]
È Philipp Kohlschreiber il nome del secondo semifinalista di questa quarantatreesima edizione del BMW Open: il tedesco si è imposto col punteggio di 6-1 6-4 sull’azzurro Fabio Fognini, in un’ora e cinque minuti di gioco. Il finalista della scorsa edizione se la vedrà domani, nell’atto conclusivo del torneo, con l’austriaco Dominic Thiem, abile a superare per 4-6 6-2 6-3 l’altro esponente di casa rimasto in gara, il diciannovenne Alexander Zverev.
Quinto confronto diretto tra i due: Kohlschreiber è stato bravo a prevalere in tre dei quattro precedenti, il più recente dei quali nel 2015 sul rosso di Kitzbühel, in Austria, quando ha avuto la meglio in due set. Unico successo del tennista italiano, in rimonta al terzo parziale, nell’atto finale del torneo di Stoccarda, nel 2013. Il tennista di Augsburg, già semifinalista la scorsa settimana a Barcellona, giunge all’appuntamento dopo aver concesso solamente dieci giochi in totale a Juan Martin Del Potro e Florian Mayer, nei primi due turni; più impervio il percorso di “Fogna” che, non essendo incluso tra le prime quattro forze del seeding, non ha usufruito del “bye” all’esordio, e ha faticato non poco ieri, nel match di quarti di finale, contro il lucky loser slovacco Jozef Kovalik, battuto 7-5 al set decisivo, dopo quasi due ore di partita.
Poco da commentare per un primo set che il tedesco domina in lungo e in largo: gravitano intorno all’80% le percentuali di realizzazione sia con la prima che con la seconda di servizio per la testa di serie numero 4 del tabellone, abile a comandare gli scambi e a spostare con grande facilità l’avversario. Dall’altra parte della rete fioccano i gratuiti del ventottenne di Arma di Taggia, apparentemente nervoso e lontano dai suoi abituali standard di gioco. Un break tira l’altro, dopo circa venti minuti Kohlschreiber conduce già 5-0; chiude il primo parziale qualche istante dopo, sull’ennesima accelerazione vincente di diritto, col netto punteggio di 6-1.
Fognini prova a reagire all’inizio del secondo set: dopo aver salvato ben quattro palle break nel terzo gioco, rimontando da 0-40, arrivano le prime chance anche per lui, nel game numero 6. È proprio qui che il tennista di casa, aiutato da una resistenza non particolarmente cinica del nostro connazionale, mette in mostra il meglio del suo repertorio: davvero pregevole, ai vantaggi, un elegantissimo lob di rovescio che scavalca l’avversario. Chi sbaglia paga, si direbbe: il nativo di Augsburg non perdona, e punisce “Fogna” nel fatidico settimo game, alla prima occasione, salendo 4-3. Non cede più un punto, poi, nei propri due turni di servizio successivi, aggiudicandosi il match col punteggio finale di 6-1 6-4, grazie alla risposta di rovescio del ligure che non oltrepassa la rete.
Il tedesco raggiunge la sua quattordicesima finale in assoluto, la nona sulla terra rossa e addirittura la quinta qui a Monaco di Baviera: domani proverà a conquistare il suo terzo titolo in terra monegasca, dopo quelli ottenuti nel 2007 e nel 2012.
La prima semifinale in programma vedeva impegnati, in una sfida del tutto inedita, due sicuri protagonisti del tennis mondiale nelle prossime stagioni: il padrone di casa Alexander Zverev e l’austriaco Dominic Thiem. Quest’ultimo ha fatto valere la sua maggiore esperienza nel disputare partite del genere e, dopo avere perso un primo set piuttosto equilibrato, ha gestito in maniera agevole i successivi due, avendo la meglio col punteggio finale di 4-6 6-2 6-3. Per il ventiduenne di Wiener Neustadt si tratta della settima finale raggiunta in carriera: ha trionfato in cinque delle sei precedenti occasioni e, in questi primi mesi dell’anno, ha già conquistato ben due titoli, ad Acapulco e a Buenos Aires, mostrando una crescita notevole sia dal punto di vista fisico che, soprattutto, mentale. Un unico confronto diretto contro Philipp Kohlschreiber: in semifinale, nell’ultima edizione del torneo di Kitzbühel, è stato però il più esperiente teutonico a spuntarla, col punteggio di 6-0 7-6(6).