Si è completata la prima delle due giornate di ottavi di finale agli US Men’s Clay Court Championship in corso di svolgimento a Houston, unica tappa statunitense del calendario ATP che si gioca su terra battuta. Protagonisti i padroni di casa John Isner e Sam Querrey, oltre al ritorno ad ottimi livelli di Juan Monaco e alla sorpresa sudcoreana Chung.
Partiamo da Sam Querrey, finalista in Texas sia dodici mesi fa sia nel 2010, ma mai in grado di alzare il trofeo. L’attuale numero 35 del ranking ATP, sceso al quarto posto tra i tennisti statunitensi dopo il sorpasso da parte di Steve Johnson, ha vita facile contro un Benjamin Becker che non è mai apparso in condizione di poter mettere in difficoltà il numero 5 del seeding. Nel primo set la differenza la fa un break nel sesto gioco, con il tedesco autore di soli sei punti in risposta. Nel secondo parziale Becker consegna il break a zero nel terzo game, ma, quando ormai la partita sembra incanalata verso la sponda a stelle e strisce, conquista due opportunità di controbreak sul 3-4, sulle quali però il servizio dell’americano fa la differenza. È l’ultima (e unica) occasione per il trentaquattrenne di Merzig, che nel game successivo concede nuovamente il servizio per il 6-3 6-3 finale a favore di Querrey, in soli 50’ di partita. Terzo successo per l’americano in altrettante sfide contro Becker e ora incrocio interessante in quarti di finale con Juan Monaco, che ha liquidato in due set la testa di serie numero due Benoit Paire. L’incontro tra i due è il classico confronto di stili, tra un tennista di regolarità , mobilità e tenacia come l’argentino, opposto a un avversario le cui principali qualità sono l’estro, l’eleganza e la sensibilità , che però spesso non sono sinonimo di risultati positivi. Infatti, Paire paga anche oggi la svagatezza iniziale con un break a zero nel secondo game. Il primo set scorre via rapidamente fino al 4-2 per l’argentino. A questo punto inizia un gioco interminabile, in cui il transalpino concretizza alla quinta opportunità il tanto agognato controbreak. Passa però poco più di un minuto e Paire regala sciaguratamente un altro turno di servizio, con Monaco che chiude 6-3 il primo set. Nella seconda frazione l’andamento è pressochè identico, con il break in apertura del sudamericano a cui risponde il controbreak della testa di serie numero 2 sul 4-3 Monaco. Quando ormai sul 5-5 il tie-break sembra l’esito più scontato, ancora una volta Paire è vittima di un passaggio a vuoto, per il definitivo 6-3 7-5 per il nativo di Tandil. Il francese conferma l’inizio di 2016 tutt’altro che esaltante; nonostante infatti le due semifinali raggiunte a Chennai e Marsiglia, ha mancato tutti gli appuntamenti di prima fascia, uscendo subito di scena sia a Melbourne sia a Indian Wells e passando un solo turno a Miami. Monaco, reduce da un anno in caduta libera nel ranking (centoquarantottesima posizione ad inizio settimana), principalmente per colpa dei ripetuti problemi al polso destro, conquista punti importanti per la risalita e si presenta al quarto con Querrey tutt’altro che battuto, avendo peraltro vinto quattro dei cinque precedenti disputati.
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Esordio nel torneo per la prima testa di serie, John Isner, che cerca di bissare il successo del 2013, quando si impose in finale su Nicolas Almagro. Il suo primo match è meno comodo del previsto: il connazionale Kudla, reduce dalla complicata vittoria in rimonta su Mischa Zverev, riesce a portare Long John al tie-break in entrambi i set, mostrando un’ottima solidità al servizio. Nel game decisivo, però, viene fuori l’abitudine del quasi trentenne di Greensboro a giocare in queste situazioni di equilibrio, per il 7-6 (2) 7-6 (4) finale. Il servizio di Isner è, come al solito, la chiave dell’incontro, con il record personale di aces messi a segno in un match a Houston, ben 24, oltre a un impressionante 89% di punti vinti con la prima palla. Per lui in quarti di finale ci sarà Hyeon Chung, che continua il cammino nel tabellone texano a spese della wild card locale Tommy Paul. Il coreano e lo statunitense arrivavano a questo incrocio dopo due sfide generazionali vinte al primo turno, rispettivamente con Estrella Burgos e il nostro Lorenzi. La prova di maturità , se così la si può definire, va all’asiatico, che è abile ancora una volta nel mettere in campo la sua mobilità e fluidità nei cambi di direzione, avendo spesso la meglio negli scambi prolungati. Lo Yankee, vincitore al Roland Garros juniores nel 2015, gioca un primo set di grande intensità , trovando il decisivo break a zero nel dodicesimo game. Tuttavia, il grande dispendio di energie psico-fisiche costa a Paul il break ad inizio del secondo parziale: l’americano inizia a sbagliare di più, mentre Chung mantiene il buon livello mostrato nella prima frazione, con una grande rapidità negli spostamenti e diversi vincenti di dritto che gli consegnano il 6-2. L’andamento del set decisivo è analogo, con il coreano che si porta rapidamente sul 4-1 e chiude per 5-7 6-2 6-2 in quasi due ore di gioco. Secondo quarto di finale in carriera a livello ATP per Chung, dopo quello di Shenzen dello scorso settembre. Ora è atteso dalla sfida apparentemente impossibile con Isner, ma l’allievo della Bollettieri Academy ha dimostrato di essere ormai pronto a frequentare abitualmente i piani medio-alti del circuito.
Nella giornata di oggi sono in programma gli altri quattro ottavi di finale, con l’esordio nel torneo del campione in carica Jack Sock e della testa di serie numero 3 Feliciano Lopez, oltre al derby a stelle e strisce tra Young e Smyczek e all’intrigante sfida tra Verdasco e Baghdatis.
I risultati della terza giornata del torneo ATP 250 di Houston:
S.Querrey [5] (Usa) def. B.Becker (Ger) 6-3 6-3
J.Monaco (Arg) def. B.Paire [2] (Fra)Â 6-3 7-5
J.Isner [1] (Usa) def. D.Kudla (Usa)Â 7-6 (2) 7-6 (4)
H.Chung (Kor) def. T.Paul [WC] (Usa)Â 5-7 6-2 6-2