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Sulla terra rossa di Buenos Aires, Alessandro Giannessi non riesce ad eguagliare il suo miglior risultato in carriera, quel quarto di finale a Bucarest di ormai sei anni fa: a spuntarla è lo spagnolo Pablo Carreno Busta che in un’ora e 55 minuti batte il tennista azzurro con il punteggio di 6-1 4-6 6-4. Per lui ai quarti di finale ci sarà il connazionale, testa di serie numero 5, Albert Ramos.
L’inizio del match è una doccia fredda per l’italiano che subisce subito il break in avvio a zero e fa fatica a entrare in partita. Vince il terzo game alla battuta ma paga i 4 successivi giochi raccogliendo le briciole nel primo set e subendo un perentorio 6-1. Molto contratto il tennista italiano con qualche smorzata di troppo sinonimo di idee poco chiare.
Nel secondo set, complice un Carreno abbastanza apatico, Giannessi entra nel match. I giri della chela mancina del “Nadal di La Spezia” (così amano chiamarlo i suoi fan) iniziano a farsi sentire e quel coraggio mostrato nel turno precedente, quando ha annullato due match point a Dutra Silva, inizia a uscire: ottiene il break nel primo game ed è abilissimo a portarlo fino in fondo annullando due pericolose palle break nel decimo che avrebbero rimesso in corsa lo spagnolo, 6-4 Giannessi e si va al terzo sul centrale dell’Argentina Open.
In avvio di terzo set, dopo due servizi tenuti a zero, arriva il break di Giannessi, anche aiutato dal nastro. Ora il ligure, seguito sugli spalti semivuoti anche da Simone Bolelli, è in fiducia ed anche il game successivo lo dimostra con Alessandro che lo chiude agevolmente a 15. Nel sesto game il numero 25 al mondo Carreno Busta torna concreto, Giannessi gli dà una mano commettendo anche un doppio fallo e lo spagnolo si riprende il break, 3-3.
Il settimo game del terzo set è il crocevia: Giannessi sale 15-40, Carreno compie due prodezze nei due punti successivi ad annullare le palle break (sulla seconda l’azzurro sbaglia l’angolo con il suo diritto mancino a chiudere) e alla quarta chance fa suo un game molto lottato dove Giannessi ha provato a rimanere attaccato fino alla fine. Di lì il gioco dello spezzino è confusionario e poco concreto (nonostante un buon game del 4-4) e nel decimo game Giannessi è costretto a subire il break che gli costa un match intero (dopo avere avuto chance del 5 pari) ancora con una smorzata mal giocata. 6-1 4-6 6-4 finale e testa sotto l’asciugamano per Alessandro che deve però essere soddisfatto del suo grande torneo, a un soffio dai quarti di finale, partendo dalle qualificazioni, contro un giocatore molto solido che sul rosso vale probabilmente anche di più del 25esimo posto nel ranking, e dopo che nelle sue precedenti tre apparizioni all’Argentina Open aveva sempre perso al primo turno di qualificazioni.
Secondo turno:
P. Carreno Busta [4] b. A. Giannessi [Q] 6-1 4-6 6-4