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A Melbourne, misure di sicurezza e direttive statali, messe a difesa delle incertezze sanitarie in vista della pandemia di Covid-19, vanno ora a ostacolare l’avvio del Kooyong Classic, il torneo tradizionalmente preparatorio per gli Australian Open. «Con la grande quantità di incertezza negli ultimi mesi riguardo alle misure che saranno in vigore a gennaio, non è stato possibile garantire il miglior torneo in termini di sicurezza» ha infatti dichiarato Adam Cossar, direttore del torneo. Un’interruzione già avvenuta, quando nel 2021 il Kooyong Classic non si era potuto attuare a causa dell’emergenza sanitaria, sempre a ridosso dell’inizio degli Australian Open.
Una situazione ampiamente incerta, priva di una chiarezza necessaria per le norme dei protocolli vaccinali e che, per il primo torneo del Grande Slam della stagione, rischia di mettere persino in dubbio la presenza di grandi stelle del tennis, lo stesso Novak Djokovic, nove volte vincitore a Melbourne. E se da un lato secondo il Women’s Tour (WTA) e quanto divulgato dal New York Times, i giocatori non vaccinati potrebbero partecipare con test negativi e una quarantena di 14 giorni, le parole del Primo Ministro del Victoria, Stato di Melbourne, non dicono altrettanto. Il Primo Ministro dichiara, infatti, l’obbligo per tutti i partecipanti di avere un programma vaccinale completo.
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