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Il cammino di Andreas Seppi agli Australian Open 2018 continua. L’altoatesino tiene alta la bandiera azzurra a Melbourne Park e ora sognare in grande è lecito. La partita con Ivo Karlovic può e deve rappresentare un punto di svolta nel torneo ma anche nella stagione che si profila lunga e ancora ad alti livelli. Tante le voci su un possibile ritiro al termine del 2017; ma l’allievo di Massimo Sartori resta il giocatore italiano più prolifico per quanto riguarda i risultati negli ultimi anni, assieme ovviamente a Fabio Fognini. Per Seppi quello di domenica si profila il sesto ottavo di finale in un appuntamento dello Slam, in cui però non ha mai raggiunto i tanto ambiti quarti.
IL CAMMINO – Andreas si trova così agli ottavi di finale dove sfiderà Kyle Edmund: per il caldarese cammino sorprendente ma fino a un certo punto, considerata la più che favorevole parte di tabellone. Al primo turno l’azzurro era opposto ad un nome nuovo del circuito, ovvero Corentin Moutet. Il giovane francese è approdato nel main draw grazie ad una wild card ed è considerato uno dei migliori giovani in circolazione. Tuttavia il transalpino viene eliminato in quattro set dalla solidità di Seppi che su questi campi si è sempre trovato alla grande. Nel secondo turno altro match con i favori del pronostico: il giapponese Nishioka mette a referto solamente otto game prima di stringere la mano all’attuale numero tre d’Italia. Infine la partita con Ivo Karlovic non poteva che terminare al quinto con il bolzanino più concreto ed incisivo nelle fasi clou dell’incontro. Lo score di 9-7 al quinto può rappresentare un grande sforzo mentale e fisico in vista del prossimo impegno. Ad allentare la preoccupazione però ci ha pensato lo stesso Edmund che per superare Basilashvili ha dovuto rimontare da una situazione di due set a uno in circa tre ore e mezza di battaglia. Inoltre per il giovane britannico si tratta solamente del secondo ottavo di finale in un Grande Slam.
I PRECEDENTI – Seppi e Edmund si sono affrontati solamente una volta. L’unico precedente risale infatti al 2016 nell’Atp 250 di Antwerp (Belgio) dove il nativo di Johannesburg si impose con il punteggio di 6-3 6-4 nei quarti di finale. Anche in quel caso si giocò sul cemento ma i due stavano attraversando un periodo di forma ben diverso.
CHIAVI TATTICHE – Possiamo tranquillamente dire che per entrambi sarà uno dei match più importanti della carriera, in cui ci si gioca un posto nei quarti di finale di uno Slam. Il fattore “pressione” giocherà dunque un ruolo importante e l’esperienza può essere d’aiuto al nostro giocatore. Kyle Edmund è migliorato molto soprattutto in risposta, come dimostra il match di primo turno con Kevin Anderson a cui ha strappato più volte il turno di battuta. Quindi Andreas si troverà di fronte un avversario con caratteristiche totalmente differenti a quelle di Karlovic: solidità da fondo, ottima condizione fisica e la voglia di centrare il primo grande risultato in un major. Il tennista di Caldaro dal canto suo dovrà tenere alta la percentuale di prime, così da tenere in mano il pallino del gioco e non giocare troppo sulla difensiva (dettaglio che spesso ha penalizzato l’azzurro).
L’Italia sarà in piedi a sognare e a soffrire assieme a Seppi mentre la Gran Bretagna è alla ricerca di un nuovo campione, capace di colmare l’assenza (provvisoria?) di Andy Murray. Insomma, i presupposti per assistere a questo match ci sono tutti, anche a costo di fare le ore piccole.