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Roland Garros, Fognini-Cilic: tre set straordinari. Halep, che sia la volta buona?

Fabio Fognini Roland Garros 2018
Fabio Fognini - Foto Ray Giubilo

Un Marin Cilic così, sulla terra battuta, non si era mai visto. Fabio Fognini, dopo due set incolori e condizionati da qualche acciacco, è entrato nel match regalando al pubblico parigino colpi che, apparentemente, non esistono. Dal passante di rovescio a una mano nel tiebreak sino al passante incrociato stretto del quinto set, l’azzurro ha dispensato tennis. Gli spettatori hanno strabuzzato gli occhi, gli italiani a casa erano in piedi sul divano ma, va detto, Marin Cilic ha vinto meritatamente questo incontro. Un Cilic iper offensivo, che ha spinto con dritto e rovescio su tutte le palle a disposizione; con coraggio, determinazione, senza mai tirarsi indietro dopo qualche errore consecutivo. Uno dei match più belli del torneo, almeno dal terzo al quinto set, che il Roland Garros 2018 abbia vissuto. Fognini ha tenuto testa a un grande Cilic. Merito a entrambi. Peccato quel doppio fallo sulla palla del 4-3 al quinto, ma il voto di Fabio è almeno un 7.5. Cilic? 9.

Questo Cilic parte leggermente favorito contro Juan Martin Del Potro, autore dell’eliminazione in tre netti set di John Isner (che lo aveva battuto in semifinale a Miami). ‘Delpo’, che sembrava addirittura non dover giocare il torneo, non ha dovuto incontrato avversari straordinari ma l’urlo odierno dopo il match point certifica che l’argentino è più vivo che mai. Tra Cilic e Delpo, al momento, il croato sembra essere il più accreditato per infastidire Rafael Nadal in semifinale. Lo spagnolo ha vinto in tre set (portando a 37 la serie di parziali consecutivi vinti a Parigi) contro Maximiliam Marterer che come previsto, insieme a Bolelli, è stato il giocatore ad aver tolto il maggior numero di game al campione iberico. Difficile riesca a farne di più Dieguito Schwartzman, bravo a completare una clamorosa rimonta contro Kevin Anderson.

Nel femminile il mondo intero attendeva la sfida tra Maria Sharapova e Serena Williams. Il match, purtroppo, non si è disputato a causa dell’infortunio al pettorale della statunitense, impossibilitata a servire. A prescindere dall’importante del match (ottavo di finale), è un gran peccato che la partita non sia nemmeno iniziata. Una delle partite più attese degli ultimi tre anni di circuito Wta. Anche la povera Lesia Tsurenko ha dovuto abbandonare Parigi dopo appena due game. Dopo una bellissima favola, vissuta in questi giorni insieme al coach italiano Adriano Albanesi (collaborazione appena iniziata), l’ucraina si è infortunata durante il secondo gioco lasciando strada libera a Garbine Muguruza. Simona Halep prosegue la propria corsa distruggendo Elise Mertens. Chissà che non possa essere la volta buona, finalmente. Per il momento a tentare di bloccarla sarà Angelique Kerber, apparsa molto solida e centrata. Il tutto mentre, a inizio giornata, Daria Kasatkina completava il match interrotto ieri eliminando la testa di serie numero due Wozniacki. Sorpresa? Assolutamente no, considerando le caratteristiche delle due giocatrici. Chiosa finale azzurra: in attesa del quarto di finale di domani tra Marco Cecchinato e Novak Djokovic va segnalato l’esordio positivo nel torneo junior di Elisabetta Cocciaretto, brava ad eliminare la talentuosa francese (dal rovescio a una mano) Diane Parry.

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