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Dominic Thiem sconfigge in una battaglia estenuante Novak Djokovic nella seconda semifinale del Roland Garros 2019. Tra l’interruzione per pioggia nella giornata di ieri, quella di oggi e le condizioni avverse dovute al vento, l’austriaco si aggiudica la sfida che vale la finale col punteggio di 6-2 3-6 7-5 5-7 7-5 in oltre quattro ore di gioco. Ora lo aspetta Nadal per una rivincita che si preannuncia emozionante. La striscia negli Slam di Djokovic si interrompe.
LA CRONACA – Come nella prima semifinale anche il match tra Djokovic e Thiem è fortemente condizionata dal vento, e trarne maggiori benefici è l’austriaco: il numero 4 del seeding gioca infatti un primo set abbastanza regolare, approfittando della tensione nel braccio del serbo che sbaglia tantissimo e si lamenta (anche con i supervisor) delle folata di vento. Primo momento di crisi per Djokovic già nel terzo game, con Thiem che sfrutta subito le prime due palle break concesse dal numero 1 del mondo per portarsi avanti 2-1; non sarà l’unico blackout del serbo, perché sul 4-2 (al servizio per accorciare le distanze, mantenendo un solo break di ritardo) Nole perde totalmente la bussola e con quattro errori consecutivi – in cui sicuramente il vento ha inciso, trovandosi dal lato di campo alla destra del giudice di sedia, quello con il vento a sfavore -, di cui l’ultimo con un serve-and-volley scervellato manda Thiem avanti 5-2. L’austriaco non trema e in appena 27’ archivia in suo favore il primo set per 6-2, con Djokovic che si lamenta anche dall’altra parte di campo, accusandola di essere praticamente rimasta senza terra e su cui secondo lui sia impossibile scivolare a dovere.
Secondo set ma ancora problemi per Djokovic che sempre nel terzo game e sempre quando al servizio controvento è costretto a fronteggiare (ed annullare con altrettanti serve-and-volley stavolta ben eseguiti con una buona chiusura della rete) due delicate palle break, prima di chiudere a suo favore il game ai vantaggi. Come se non bastasse, al vento si aggiunge anche una pioggia costante – iniziata circa ad inizio secondo set – che costringe i due contendenti ad abbandonare il campo sul 3-2 Nole e 30-0 sul servizio di Thiem. Una pausa di circa 10’ che rimette in piena corsa Djokovic, che dopo aver rimontato nel sesto game fino al 30-30 (con l’austriaco che ha poi chiuso il game per il 3-3), sul 4-3 si procura due fondamentali palle break, concretizzando la prima con l’aiuto del nastro che manda lungo il dritto d’attacco di Thiem e portandosi 5-3. Il numero 1 del mondo non fatica poi a chiudere il set per 6-3 in 38’ e pareggiare il conto dei parziali.
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Con il punto più bello della partita, con Thiem bravissimo a difendersi dall’attacco a rete di Nole con un preciso lob (tutt’altro che semplice, visto che giocato controvento) chiudendo con la smorzata vincente, l’austriaco si prende una preziosa palla break nel secondo game; chance che però vola via come insieme al suo back incrociato che una volta trascina via in corridoio, e Djokovic ne approfitta per tirarsi fuori dai guai ed impattare l’1-1. In questo terzo set si alza notevolmente la qualità del gioco di entrambi, con scambi molto tirati e decisi principalmente da colpi vincenti su l’uno o l’altro lato di campo: ancora terzo game del set problematico per Novak, che deve affrontare un’altra palla break, il cui esito è fortemente deciso dal vento che di fatto ferma quasi del tutto lo scambio, mandando fuori tempo Thiem. Arriva però una seconda palla break che stavolta l’austriaco non fallisce spingendo a tutta con il dritto e sfiancando la difesa del serbo. Ma la pioggia – più consistente rispetto a quella caduta nella prima interruzione – è puntuale nell’aiutare involontariamente il numero 1 del mondo a riordinare le idee e trovare maggiore tranquillità , mentre Thiem non voleva proprio fermare il gioco (purtroppo per lui l’acquazzone è stato di intensità tale da dover coprire il campo con i teloni).
Match sospeso e tennisti nuovamente in campo nella mattinata di sabato 8 giugno sotto il sole di Parigi e con un pizzico di vento a disturbare le giocate. Sotto di un break Djokovic strappa il controbreak nel settimo game sul 30-40 e nel nono game sfiora la possibilità di sorpassare il suo avversario. Thiem, dopo un inizio non propriamente esaltante, si riprende sul 6-5 e sul servizio di Nole si procura quattro set point. All’ultima chance l’austriaco sfrutta il passo in avanti di Djokovic per sorprenderlo con un colpo al corpo sul quale il serbo non riesce a rispondere efficacemente. Palla in rete e set terminato sul 7-5 a favore di Thiem.
Nel quarto parziale tantissimi break si susseguono. Il servizio non si prende il ruolo da protagonista in un match dai numerosi scambi. Il primo a prendere il largo in maniera considerevole è proprio il serbo che vola sul 4-2 prima di farsi strappare la battuta. Nelle fasi conclusive del set l’esperienza e l’astuzia del numero 1 del tabellone escono fuori: break decisivo nell’undicesimo game e agevole conferma in quello successivo. 7-5.
Nel quinto e decisivo set Thiem non subisce il contraccolpo psicologico, anzi. E’ proprio lui a condurre gli scambi e nello score, con un Djokovic nuovamente infastidito dalle condizioni meteorologiche. In un attimo il serbo si ritrova sotto 4-1. E’ la pioggia a provare a dargli nuovamente una mano: partita interrotta. Si riprende circa un’ora dopo. Le pile di Nole si ricaricano nuovamente. Dominic non sfrutta due match point sul 5-3 e il break di svantaggio scompare. L’archivio della pratica per il numero 4 del seeding è però solo posticipato: non tiene il servizio Djokovic sotto 5-6 e saluta così Parigi al penultimo atto.
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