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Roland Garros 2019, analisi tabellone: cercasi insidia per Nadal, tanti azzurri sulla strada di Federer

Rafael Nadal - Foto Ray Giubilo

Al via il secondo Major della stagione, il Roland Garros, e i riflettori non possono che essere puntati su di un ragazzo che in terra parigina ha vinto ben 11 volte, Rafael Nadal. Difficile, pressochè impossibile trovare qualche insidia nel tabellone del maiorchino che al primo ed al secondo turno se la vedrà con dei qualificati. Goffin al terzo turno è il primo minuscolo ostacolo nel percorso dell’iberico, ma la forma del belga lascia a desiderare da un pezzo. Rafa troverebbe poi Basilashvili agli ottavi, Nishikori ai quarti ed uno tra Tsitsipas e Roger in semifinale, ma è chiaro che l’avversario più duro per lo spagnolo resta il numero 1 del Mondo Novak Djokovic, che occupa l’altra metà di tabellone.

Veniamo appunto al serbo, reduce da due ottimi tornei sul rosso dopo settimane di oggettiva difficoltà di risultati. L’urna parigina lo frappone ad Hurkacz a livello di primo turno, ed il polacco non è avversario facile. Nonostante Hubert abbia decisamente caratteristiche più da terreni rapidi che da terra, il giovane Next Gen ha dimostrato più volte di sapersi adattare a qualsivoglia situazione di gioco. Agli ottavi il giocatore di Belgrado potrebbe trovare Coric, ai quarti invece Zverev, nonostante le condizioni del teutonico siano tutt’altro che ottime nel 2019. Thiem, ed eventualmente Nadal, gli ultimi due scogli per Novak che è chiamato a tentare di interrompere il dominio parigino di Rafa.

Ci proverà ancora il numero 4 del seeding Dominic Thiem, che negli ultimi 3 anni ha sempre battuto il maiorchino in un’occasione precedente al Roland Garros, ma a Parigi ha dovuto soccombere alla legge del più forte. Il percorso dell’austriaco non è dei più facili: Monfils agli ottavi è più di un’insidia ed un ritrovato Del Potro a livello di quarti potrebbe mettere a dura prova la resistenza di Dominic che arriverebbe agli ultimi 2 atti del Major con tante ore sulle gambe.

Il numero 3 del seeding è Sascha Zverev, ma il tedesco non ispira sicurezza. Pochissime le vittorie nel 2019, tanti i problemi che sembrano essere di natura più mentale che fisica o tennistica. Di certo Alexander dovrà sudare già con Kyrgios o Lajovic al terzo turno, poi eventualmente con Fognini, se vuole recitare la parte del protagonista a Parigi.

E poi c’è Roger. No, non ce lo siamo dimenticati, ma lo svizzero per primo sa probabilmente che non è da ritenersi tra i favoriti dello Slam francese. Federer occupa la parte bassa del tabellone e la sorte lo mette di fronte con ogni probabilità ad una sfilza di italiani: Sonego al primo turno, eventualmente Berrettini al terzo e Cecchinato agli ottavi. Tsitsipas ai quarti sarebbe già un successo per il basilese che non gioca un match al meglio dei 5 sets sul rosso da 4 anni.

Per quanto riguarda la truppa italiana, Fognini-Seppi al primo turno è una sfida suggestiva, ma il tennista di Arma di Taggia è il naturale favorito. Fabio troverebbe poi Bautista-Agut al terzo turno e Zverev agli ottavi, entrambi giocatori difficili, ma la forma dell’azzurro è ottima perciò i quarti sembrano un ottimo traguardo, oltre il quale appare proibitivo spingersi causa Novak Djokovic.

In palio tanti punti per Cecchinato che difende la semifinale dello scorso anno. Il siculo trova Mahut al primo turno, ma i problemi arriverebbero più avanti, precisamente a livello di terzo e quarto turno dove affronterebbe prima Schwartzmann, poi Federer.

Sfortunato Sonego che trova il basilese al primo turno, meglio Berrettini che lo troverebbe al terzo qualora dovesse superare Andujar ed il vincente tra Ruud e Gulbis. Presenti nel main draw anche Travaglia, Bolelli e Caruso.

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