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Roland Garros 2018, Bolelli: “Peccato per il terzo set ma con Nadal è sempre difficile”

Simone Bolelli - Foto Ray Giubilo

Ottime sensazioni, mi sono sentito davvero bene in campo. Meritavo nel terzo set ma contro Rafa è sempre così, bisogna sempre cercare di spingere e fare qualcosa in più del normale. Ho giocato bene, è stata comunque una buona partita“. Simone Bolelli commenta positivamente la sconfitta in tre set subita contro Rafael Nadal al primo turno del Roland Garros 2018. Il tennista italiano ha tenuto testa al numero uno al mondo in uno splendido match della durata totale di 3 ore e un minuto di gioco con il risultato finale di 6-4, 6-3, 7-6(9): incontro per altro interrotto nella giornata d’esordio per pioggia.

C’è un pizzico di rammarico soprattutto per l’andamento del terzo set nel quale Bolelli aveva preso il sopravvento sul maiorchino: “Peccato perché ero 3-0 poi con un 0-40 ed un 6-3 al tiebreak. Ho avuto diverse occasioni per vincerlo ma lui ha giocato molto bene con un ace, un servizio ben piazzato e un vincente. Sul 6-5 mi ha risposto a due centimetri dalla riga – commenta con amarezza Bolelli – Peccato perché mi sarebbe piaciuto continuare ma era difficile, sapevo ciò che dovevo fare e ci ho provato fino alla fine. Ho avuto la fortuna di esser stato ripescato ma prendere Nadal al primo turno non è proprio il massimo, ce n’erano altri 127 però va bene così“.

Nelle qualificazioni dopo due ottime partite Bolelli ha ammesso di aver giocato con il freno a mano tirato per un problema fisico: “Ho cercato di fare del mio meglio, il mio torneo era finito. In quali ho avuto parecchi problemi e nella terza partita non ce l’ho fatta. Con Nadal devi tirare a 200 dentro, non ci sono tantissime soluzioni, devi sempre far gioco e non puoi mai giocare con una palla con poca spinta. Con un altro sicuramente hai un pochino più di margine ma sono comunque fiducioso, vengo da un buon periodi, un mese e mezzo che gioco bene“.

Sui prossimi obiettivi e sulla stagione sull’erba: “L’erba mi è sempre piaciuta, ho giocato sempre abbastanza bene. È un tennis dove non si pensa tanto, è abbastanza veloce. Prima di Wimbledon giocherò al Queen’s. Giocherò due tornei, non mi posso basare solo sull’erba, è una parentesi in un anno. Sarà importante tutta l’estate, il cemento, anche se quest’anno non ci ho ancora giocato“. Infine tornando su Nadal: “È più grande, forse non corre più come prima ma leggermente meno. Può avere un pochino più di calo rispetto a prima ma è sempre uno che ha un’intensità pazzesca. Poi soprattutto 3 su 5 sulla terra: in altre situazioni ci sta che prenda male la giornata ma 3 su 5 è dura. Al termine mi ha detto gran partita ed io gli ho risposto in bocca al lupo“.

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