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Nel grigiore di Parigi svetta il tricolore: l’Italia risplende e sogna il poker

Martina Trevisan - Foto Ray Giubilo

Parigi è sempre più italiana. Alzi la mano chi poteva immaginare che al primo venerdì di ottobre tre italiani si qualificassero per gli ottavi di finale Roland Garros. Banalmente perché ad ottobre non si è mai disputato lo slam parigino. E, invece, questa maledetta pandemia ha costretto ad un calendario rivoluzionato, unico e storico nel suo genere. Lorenzo Sonego, Jannik Sinner e Martina Trevisan: sono loro i tre italiani che sono riusciti ad approdare alla seconda settimana del Roland Garros. Sogni, certezze, favole: c’è tutto in questo venerdì fantastico per i colori azzurri. Attendendo Matteo Berrettini che potrebbe fare poker.

SINNER – Diciannove anni e un mese. Tanto ci ha messo Jannik a centrare il suo primo ottavo di finale in un torneo dello slam, solamente qualche mese di ritardo rispetto ai tre mostri sacri di questo gioco (Rafael Nadal. Roger Federer e Novak Djokovic). Zero set persi, una partita, quella vinta contro l’argentino Coria, che ha ancora una volta messo in evidenza, qualora ce ne fosse bisogno, la tenuta mentale di un fenomeno che ha tutto per arrivare al vertice di questo sport. Con calma e senza fretta, con partite perse e con giorni in cui magari il diritto uscirà di poco, che il rovescio si fermerà in rete. Nulla cambierà però. E’ solo questione di tempo.

SONEGO “L’ultimo tie-break è stato fantastico, senza ombra di dubbio il migliore che ho giocato in tutta la mia vita. Ero stanchissimo”. La storia l’ha riscritta anche Lorenzo Sonego che ha vinto il tie-break più lungo della storia centenaria del Roland Garros: un 19-17, quello maturato contro Taylor Fritz, che ha messo il punto esclamativo ad una partita giocata a livelli clamorosi da parte del piemontese. Soprattutto con il diritto dove ha fatto veramente quello che ha voluto, annichilendo un Fritz che si è aggrappato al servizio. Ma non ce l’ha fatta. Stremato e sfinito dopo oltre 31 minuti di tie-break e tre ore divise da una interruzione per pioggia. Tre set a zero. E adesso c’è Diego Schwartzman.

TREVISAN – La storia di Martina Trevisan è di quelle che riconciliano non solo con il mondo dello sport, ma con la vita in generale. Prima lo scalpo importante contro Coco Gauff, oggi invece una rimonta fantastica contro la greca Maria Sakkari, non l’ultima arrivata. Il tennis femminile, avaro di risultati per l’Italia, torna a regalare una gioia. Una grande gioia. “Il messaggio che posso dare dopo quanto mi è successo, è di non mollare mai e di cercare la luce. Perché la luce c’è”. Domenica per la prima volta in carriera Martina si giocherà un ottavo di finale slam. Ha davvero ragione: la luce c’è.

BERRETTINI – Per completare il poker di italiani agli ottavi di finale serve la vittoria di Matteo Berrettini. Il tennista romano domani, alle ore 11:00, affronterà il tedesco Altmaier sul Philippe Chatrier, non un campo banale. Una partita insidiosa, ma da vincere per dare seguito a questo 2020 pazzo ed imprevedibile. Ma con una certezza: l’Italia c’è. E il tricolore, nel grigiore di questi giorni parigini, risplende ancor di più.

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