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Moya e Roig: “Ecco perché Nadal ha cambiato il movimento del servizio”

Rafael Nadal - Internazionali BNL d'Italia 2018
Rafael Nadal - foto Adelchi Fioriti

Rafael Nadal prosegue la sua preparazione in vista degli Australian Open 2019 ma nella prima uscita stagionale ad Abu Dhabi ha già fatto vedere qualcosa di diverso nel suo repertorio: un nuovo movimento al servizio. “Abbiamo sempre pensato che la palla di Rafa fosse veloce alla battuta ma ne perdeva un po’ al rimbalzo – ha spiegato Carlos Moya, allenatore del maiorchino – adesso, con un movimento più fluido, cerchiamo di non permettere ciò alla palla“.

“Il cambiamento si basa su tre principi – ha fatto eco Francisco RoigInnanzitutto tiene la mano più a lungo ad inizio swing. In secondo luogo, al lancio di palla resta con il corpo più in alto invece di ‘sedersi’, non perdendo così dinamicità. In terza battuta, alla fine del movimento ricade meglio sulla gamba destra in campo dopo aver servito. Inoltre, così facendo anche la seconda è più aggressiva e meno lavorata: forse un rischio in più ma è anche un grattacapo in più per l’avversario“.

Nonostante i 32 anni, Nadal è sempre aperto a nuove soluzioni: “Abbiamo lavorato durante l’inverno in cui è stato più o meno bene. Stiamo cambiando dei dettagli ma Rafa si è sentito subito a suo agio e lo ha provato con continuità“, ha concluso Moya.

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