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Masters 1000 Montecarlo 2019, analisi tabellone: urna benevola per Nadal, Djokovic-Thiem in semi?

Rafael Nadal - foto Ray Giubilo
Rafael Nadal - foto Ray Giubilo

Non si può non partire dall’11 volte vincitore del Masters 1000 monegasco, Rafa Nadal. Il maiorchino presidia la parte bassa del tabellone ed il primo vero test per lui vi sarà con molta probabilità agli ottavi di finale, quando incrocerà la racchetta di Denis Shapovalov. I possibili quarti con Cilic e la possibile semifinale con Zverev non sembrano ostacoli insormontabili, soprattutto valutando le ultime prestazioni dei due (occhio a Stan Wawrinka che si potrebbe inserire dalla parte di Sascha).

Proprio il tedesco deve ripartire dopo la brutta sconfitta patita a Marrakech contro lo spagnolo Jaume Munar. Il match ha mostrato tutte le difficoltà, più mentali che fisiche, del giovane tennista amburghese, che al secondo turno se la vedrà molto probabilmente con Auger-Aliassime. Il canadese è in forma strepitosa: Zverev è avvisato. Da quel lato intriga il primo turno Hurkacz-Coric; Nishikori invece potrebbe subito imbattersi nella chela mancina di Fernando Verdasco, non il più facile dei giocatori da affrontare in terra monegasca.

A comandare l’altra metà del ‘draw’ è il numero 1 del Mondo, Novak Djokovic. Il serbo aveva le batterie scariche in America: la stagione su terra ci dirà se la sua flessione è dovuta ad un calo di motivazioni, oppure se c’è qualcosa che non va nel fisico e nella testa del fenomeno di Belgrado. Un ritrovato Tsonga in ottavi potrebbe rappresentare un grattacapo, ma i veri problemi arriveranno con Tsitsipas nei quarti e con Dominic Thiem in semifinale. Servirà il miglior Nole per tentare di impedire il 12esimo sigillo a Rafael Nadal. Se Novak è il secondo favorito, leggermente dietro, se non quasi allo stesso livello, c’è ‘The Dominator’. Così si fa chiamare Dominic, il neo allievo di Massu, che dopo il primo 1000 ad Indian Wells spera di continuare a macinare vittorie sulla sua superficie prediletta. Goffin agli ottavi è più un nome che un vero problema, Khachanov potrebbe essere un osso duro ai quarti, ma la sfida più impegnativa sembra poter essere la semi con Novak.

Per quanto concerne invece i quattro azzurri presenti nel ‘main draw’, la dea bendata vuole ancora male a Matteo Berrettini, che dovrà vedersela prima con Dimitrov, poi eventualmente con Shapovalov. I match sono proibitivi, è vero, ma Matteo è cresciuto. Ci stupirà. Fognini non ha un tabellone particolarmente complicato, almeno sino a Zverev, che comunque non pare imbattibile. Sarà importante però capire quando il ligure tornerà a vincere partite: per ora sembra essere lontano dalla sua forma migliore. Chissà che vicino casa non possa ritrovare il sorriso. Per Cecchinato invece al primo turno c’è Dzhumur: non male, ma dopo si profila un incrocio con Stan. L’armata azzurra si chiude con Andreas Seppi: la terra non è la superficie preferita dall’altoatesino, che al primo turno ha un qualificato, poi la difficile sfida con il russo Karen Khachanov.

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