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Masters 1000 Miami 2018: Isner domina uno spento Chung, è il primo semifinalista

John Isner - Foto Ray Giubilo

John Isner supera in un match a senso unico il coreano Hyeon Chung e conquista così l’accesso alla semifinale del Masters 1000 di Miami 2018. L’americano chiude in un’ora e di otto minuti di gioco per 6-1 6-4 una partita interpretata alla perfezione che lo ha visto dominare un Chung invece incapace di reagire alla prima vera difficoltà e tatticamente oggi non in grado di poter creare problemi al numero 17 del mondo. Per il 32enne di Greensboro sarà la seconda semifinale in carriera a Miami, nell’ultima edizione del torneo a Key Biscayne: nella serata americana conosceremo anche il nome del suo avversario, che verrà dalla sfida tra Juan Martin Del Potro e Milos Raonic.

Nonostante la giovanissima età del coreano, quello di oggi è già il quarto confronto tra i due: è in vantaggio 2-1 Isner, vittorioso nei primi due. A testimonianza del grande miglioramento di Chung c’è però l’ultimo precedente, quest’anno ad Auckland, quando il 21enne ha trionfato in un tesissimo match al terzo parziale. Tennisticamente il coreano ha sulla carta infatti le giuste qualità per mettere in difficoltà il gigante statunitense, che per le sue caratteristiche fisiche soffre maggiormente i giocatori che riescono a portare la partita su scambi lunghi e continui spostamenti, soprattutto laterali, che invece esaltano i punti di forza del semifinalista degli Australian Open, muscolarmente massiccio ma allo stesso tempo incredibilmente elastico e in grado di rimanere quasi sempre solido negli appoggi.

Il chiarissimo piano tattico è però difficile da attuare quando il numero 17 del mondo riesce a fare la differenza con il servizio e la propria pesantezza di palla, che gli consentono spesso infatti di prendere in mano le redini dello scambio, abbreviandolo a proprio vantaggio.

Con un solo punto perso nei primi due turni di battuta, a partire meglio è proprio Isner, che prende così fiducia anche nei turni di risposta, riuscendo, grazie a dei colpi veramente profondi, a mettere sotto pressione l’avversario, che commette così anche diversi errori non forzati. Accade esattamente questo nel quarto game, quando Chung sbaglia di diritto dopo una insolita, ma grandissima fase difensiva di Isner, che alla seconda chance si porta immediatamente avanti di un break: nell’ultimo punto il coreano paga la poca audacia tattica, scegliendo di continuare ostinatamente a muovere l’avversario, sino ad incappare nell’errore finale. Nel frattempo il 32enne americano continua ad essere impeccabile in battuta, con una percentuale di prime in campo superiore al 70%, numeri che si ripercuotono pesantemente su Chung, a cui non è mai concessa la chance di far partire uno scambio a lui redditizio. Oltre ai meriti di Isner, sono però indubbie le colpe del numero 23 del ranking Atp, che sotto 4-1 cede anche psicologicamente il passo all’avversario, ancora una volta prontissimo a sfruttare le sue problematiche e a chiudere così il parziale, dopo soli 26 minuti, per 6 giochi a 1: troppi i dieci errori non forzati del ragazzo di Suwon, spesso falloso anche in situazioni per lui gestibili ed autore di due soli colpi vincenti.

Migliorano le cose per la testa di serie numero 19 del torneo ad inizio secondo parziale: il turno di battuta iniziale, tenuto ai vantaggi, aiuta mentalmente Chung, che riesce almeno momentaneamente ad alzare il ritmo, muovendosi e colpendo dunque con molta più attenzione e precisione. Questo crea anche le prime difficoltà al servizio per Isner, che nel quarto gioco offre la prima palla break del match: nel momento di maggior necessità è il servizio, oltre all’esperienza, a farsi sentire in maniera decisa, fino a permettere al numero 14 del seeding di agganciare il proprio avversario sul 2 pari. Dopo un apparente miglioramento, la situazione per Chung si fa di nuovo complicata, mentre Isner è nettamente più lucido. Alla palla del 3-2, il coreano commette il terzo doppio fallo del game e a quel punto, con altri due errori, cede la battuta per la terza volta nel match, consegnando la partita completamente nelle mani del servizio dello statunitense. L’andamento premia il bellissimo atteggiamento agonistico e tattico di Isner, determinato e aggressivo anche in risposta: Chung chiuderà infatti il match con una percentuale di realizzazione sulla seconda ferma al 46% , insufficiente per fare partita pari con la versione di oggi di Isner. Al servizio è invece perfetto il tennista di casa, che conserva sino in fondo il break nel secondo set e chiude la partita dopo 68 minuti di una contesa mai in dubbio. Un solo punto perso con la prima di servizio su 32 punti per Isner, dominante al servizio ma con un buonissimo rendimento anche negli scambi, che lo ha premiato di fronte ad un Chung oggi rivedibile: è mancata proprio la solidità negli scambi all’asiatico, troppo impreciso e spesso in balia dei potenti colpi dell’avversario.

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