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INTERVISTA – Bocchi e il sogno Prequali a Roma congelato: “Spero non si dimentichino di me”

Lorenzo Bocchi
Lorenzo Bocchi, foto Chiara Casamonti

Il rinvio degli Internazionali BNL d’Italia non ha scombussolato i piani solamente a big e ad appassionati. Tra chi scalpitava per calcare i campi del Foro Italico c’è anche Lorenzo Bocchi. Il classe 1997, attuale numero 746 del ranking Atp, si era procurato la chance di partecipare alle Prequalificazioni grazie alla finale, poi vinta, al torneo Open andato in scena sui campi del Match Ball Firenze Country Club lo scorso 1 marzo. “L’emergenza a livello nazionale non era ancora scoppiata, a Firenze non c’erano ancora casi ma da me, a Casalmaggiore (Cremona), la situazione iniziava già ad essere preoccupante”. Una settimana prima il Challenger di Bergamo si era concluso senza vincitore alla luce della cancellazione della finale tra Couacaud e Marchenko: “Tra di noi si parlava di questa eventualità ma gli organizzatori non ci avevano mai messo in allarme. Disputavamo tutto senza particolari precauzioni”. 

Il sogno di Lorenzo resta al momento in stand-by. “Non so nulla ma ci sono tre scenari: recuperare il torneo in autunno, saltare le Prequali garantendomi un posto per l’edizione dell’anno prossimo o far cadere tutto nel dimenticatoio. Quest’ultimo caso mi dispiacerebbe e non poco – spiega – anche perché ho conquistato questa possibilità sul campo con due battaglie enormi in semifinale e finale”. E in effetti Bocchi, che fa base alla Foligno Tennis Training School, ha gettato il cuore oltre l’ostacolo in un epilogo lungo tre ore e dieci minuti (3-6 7-6 7-5) contro Luigi Sorrentino. “Ho annullato anche un match point: suo serve and volley da sinistra, passante di rovescio stretto vincente. Lo conosco bene, potevo aspettarmi una soluzione del genere”. 

Per Lorenzo la magia del Foro Italico riguarda anche i ricordi da spettatore. “C’ero quando Volandri superò Federer nel 2007, ma anche nella tiratissima partita tra Starace-Davydenko. Quando mi sono qualificato ero molto carico, giocare su quei campi sarebbe un’emozione pazzesca. Chissà, magari sarei capitato pure sul Pietrangeli…“. La realtà dei fatti obbliga a ragionare in termini molto più pragmatici. “Attendiamo a giorni qualche novità, ma vedo difficile riprendere i tornei a luglio. Se le Prequalificazioni si giocassero indoor per me sarebbe peggio, molto peggio – confessa Bocchi – ma proverei ad adattarmi comunque. Roma, però, resta di un altro fascino”.

 

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