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“Ho giocato anche nel terzo set come nel primo, cercavo di alzare il dritto e spingevo il rovescio ma lei spingeva ancora più forte, ad un certo punto la Sramkova ha iniziato a tirare dritti a tutto braccio e io alla fine ho avvertito un po’ di stanchezza. Sono abbastanza contenta considerando che ho potuto allenarmi pochi giorni dopo l’infortunio a Melbourne e la febbre, sapevo di non essere al cento per cento, comunque oggi è stato il giorno migliore come sensazioni”. Parola di Sara Errani dopo la sconfitta in Fed Cup contro Rebecca Sramkova. “Nel terzo set ho anche avuto l’opportunità di andare avanti di due game, ma ero stanca, avevo le gambe pesanti e il corpo pesava il triplo al servizio – ha aggiunto – E devo dire che è stata brava lei. L’unica cosa che mi rimprovero è stata di non aver indirizzato il servizio, avrei voluto cercare di più il suo rovescio. Sono comunque contenta per quello che ho espresso, potevo fare di più, lo so, ma è anche vero che lei ha fatto dei vincenti allucinanti, non aveva nulla da perdere ed ha giocato meglio”.
Tathiana Garbin ha poi tracciato il bilancio della giornata: “Il punteggio di parità ci può stare, anche se le cose si erano messe bene per noi… Quando scendi in campo sai che può accadere di tutto. Sara è stata bravissima a dare tutto quello che aveva, la Sramkova ha giocato facile, senza nessuna pressione. Bisogna dare atto che è stato davvero brava, ha giocato da 20enne, senza pensare, però non è facile all’esordio in Fed Cup. Francesca dal canto suo ha giocato una partita perfetta dal punto di vista tecnico e tattico“.
Soddisfatta Francesca Schiavone dopo la vittoria sulla Schmiedlova: “Nonostante quel che può sembrare dal punteggio non è stato un successo facile, perché lei all’inizio spingeva davvero tanto e io ho cercato quindi di portare il match sul mio tipo di gioco, smistando varie palle e cercando di muoverla per aprirmi gli angoli. Penso di esserci riuscita, soprattutto perché fisicamente sono stata più dentro alla partita rispetto a lei”. Ha poi concluso: “Inoltre sono riuscita a servire molto bene, sfruttando il lavoro positivo che sto svolgendo con fisioterapista e osteopata in modo da sfruttare al meglio la forza fisica di cui dispongo. Il cambio di avversaria in extremis? Mi hanno chiamato in fretta avvisandomi della sostituzione di singolarista slovacca, del resto da quel che so la Cepelova sta male. Io però ho pensato al mio gioco a prescindere da chi avevo di fronte, anche perché sulla terra penso di avere delle armi per poter impostare tatticamente l’incontro in un certo modo. E sono molto contenta di aver portato questo punto alla squadra”.