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Coppa Davis 2020, Fognini: “Sempre presente per la Davis”. Bolelli: “Match solido”

Fabio Fognini e Simone Bolelli - Australian Open 2015 - Foto Ray Giubilo

L’Italia ha sconfitto la Corea del Sud nel turno preliminare della Coppa Davis 2020, conquistando l’accesso alle Finali in programma a Madrid a novembre. Mai in discussione il terzo e decisivo punto arrivato dal doppio con Fabio Fognini e Simone Bolelli, i quali si sono imposti su Nam e Song con il punteggio di 6-3 6-1. Azzurri che in campo si sono dimostrati più forti: i due hanno riportato la propria soddisfazione ai microfoni di Supertennis.

FABIO FOGNINI “I risultati del passato parlano da soli per noi, anche se nell’ultimo periodo io ho giocato meno doppi privilegiando il singolare per via della classifica. Quest’anno con Simone avevamo programmato di giocare di più insieme, ma purtroppo mi sono fatto sempre male. Vedremo di tornare a fare coppia nei prossimi tornei sulla terra battuta. A parte l’intoppo fisico inaspettato a febbraio dello scorso anno, io ho sempre risposto presente quando sono stato chiamato da capitan Barazzutti, a me piace vivere lo spirito di squadra che venga schierato o meno. Abbiamo centrato l’obiettivo di qualificarci per le Finali di novembre e quindi adesso possiamo pensare al proseguo della stagione, dovendo però fare i conti con la grave situazione che ci troviamo a vivere a causa dell’emergenza coronavirus. Speriamo davvero che non vengano cancellati tornei del circuito e di poter partire per gli Stati Uniti per giocare i 1000 di Indian Wells e Miami”.

SIMONE BOLELLIE’ chiaro che sulla carta eravamo più forti rispetto ai coreani però gli incontri vanno giocati e soprattutto vanno vinti. Grazie ai successi dei miei compagni nella prima giornata siamo potuti scendere in campo sul 2-0 in nostro favore, però le condizioni non erano semplici: c’era tanto vento, ma abbiamo disputato una buona prova. In particolare abbiamo sbagliato poco, raccogliendo tanti punti al servizio e rimanendo solidi per tutto il match, così da portare a casa il punto, quello che era la cosa più importante. Giocare in maglia azzurra è sempre stato uno dei miei sogni e poi in Davis ho bellissimi ricordi, con tante emozioni vissute accanto a Fabio, che è un grandissimo tennista e soprattutto un amico: è un vero piacere condividere il campo con lui perché fra noi c’è grande intesa”.

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