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Il Kazakistan non vuole smettere di sognare. Per il settimo anno consecutivo la “nazionale d’importazione” (la maggior parte dei componenti del team sono di origini russe) sarà al via nel World Group e nel primo turno di Coppa Davis 2018 cercherà l’ennesima impresa contro la Svizzera, ospitata come sempre sul cemento indoor del National Tennis Centre di Astana dal 2 al 4 febbraio. Su questo campo i padroni di casa sono stati quasi perfetti, con nove vittorie nelle ultime dieci sfide dal 2008.
E guai a lasciarsi ingannare, il Kazakistan non è affatto la Cenerentola del World Group. Queste due nazionali si sono incontrate solo due volte ma tanto basta per avere precedenti di rilievo. Perché se da una parte siamo tutti certi della superiorità elvetica firmata Federer-Wawrinka, basta tornare indietro al 2010 per rileggere negli almanacchi un clamoroso 5-0 che la squadra kazaka impartì ai rivali rossocrociati. Roger quella sfida non la giocò ma Stan in campo c’era e con lui anche Chiudinelli, uomo Davis per eccellenza. Se poi ci spostiamo ancora più avanti nel tempo, aprile 2014, troviamo la seconda sfida: la Svizzera, che giocava pure in casa, riuscì a superare il turno ma soltanto alla partita decisiva. Finì 3-2 con Stan che perse, oltre le due delle tre partite che giocò, anche le staffe. Indimenticabile fu la prima sfida proprio di Wawrinka contro Golubev, con il secondo che la spuntò in quattro set.
Viste anche le condizioni fisiche di Stan con i suoi problemi al ginocchio ancora presenti (solamente un secondo turno agli Australian Open e tanti punti interrogativi sulla sua condizione fisica) sarà difficile vederlo in campo. Discorso non troppo diverso per Federer – assente dal 2015 – che sembra ormai aver poco da dare alla sua nazionale dopo averla guidata verso la conquista della storica insalatiera nel 2014. Senza questi nomi di rilievo il Kazakistan di Kukushkin e compagni può puntare ad una nuova impresa.