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Coppa Davis 2018: Fognini al cardiopalma, Daniel piegato solamente al quinto

Fabio Fognini
Fabio Fognini - Foto Ray Giubilo

Fabio Fognini porta avanti l’Italia in Giappone. Sul cemento indoor di Morioka il numero uno azzurro rischia grosso e recupera uno svantaggio di due set a uno a Taro Daniel, spuntandola con lo score di 6-4 3-6 4-6 6-3 6-2 dopo tre ore e 56 minuti di battaglia. Per Fabio si tratta della venticinquesima vittoria in Coppa Davis (sono solamente undici le sconfitte), un successo importante che permetterà a Seppi di scendere in campo con meno responsabilità contro Sugita nel secondo singolare di giornata.

Il taggiasco fa fatica in apertura di match, in difficoltà soprattutto col dritto e col colpo d’attacco in uscita dal servizio e il primo set si trasforma quasi in una continua rincorsa. Fabio va subito sotto di un break, rischia di scivolare sullo 0-3 “pesante” ma riemerge e mette la testa avanti sul 3-2 prima di vedersi nuovamente sorpassato da Daniel sul 4-3. Il giapponese dà però una grossa mano all’azzurro concedendo il controbreak con un turno di servizio in cui incappa in tre doppi falli: Fognini annusa l’occasione e alza l’asticella quanto basta per muovere il gioco e prendere il comando delle operazioni, chiudendo sul 6-4 un complesso primo parziale.

LE DICHIARAZIONI DI FOGNINI

Nonostante il pericolo scampato, il ligure non riesce a cambiar marcia. In fotocopia alla prima frazione smarrisce la battuta in apertura e nel settimo gioco, ma questa volta la rimonta non riesce: dal 3-2 in suo favore, Fabio stacca completamente la spina non concretizzando una palla del 4-4 e capitolando nel nono gioco con un secondo break dopo l’ennesimo errore col colpo bimane, il ventisettesimo gratuito di un set da dimenticare.

La musica non cambia nella terza frazione. Il Fognini in campo a Morioka è ben distante dall’ottimo livello mostrato in Australia, non basta neppure il break nel quinto gioco (dopo l’immancabile polemica con il giudice di sedia, questa volta Asderaki, per un punto fatto ripetere secondo il taggiasco erroneamente) a dar continuità all’azzurro, che chiede anche un medical time out per qualche dolore all’avambraccio destro. Dal 4-2, quindi, Daniel piazza un filotto di quattro giochi consecutivi spuntandola al terzo set point nel decimo game, dopo che Fognini aveva dilapidato una palla del 5-5 con il settimo doppio fallo commesso nel parziale.

Nel quarto set, tuttavia, si riaccende la luce nel gioco di Fognini grazie al netto miglioramento di prime in campo (67%) e al contemporaneo e fisiologico calo di Daniel. Il numero 1 d’Italia sfianca il padrone di casa con tre game ai vantaggi, poi allunga sul 3-1 e non si volta più indietro, chiudendo sul 6-3 a suon di vincenti (13 per lui, solamente 4 per il giapponese) con un secondo break.

E nel quinto (il ventisettesimo in carriera per l’azzurro, solamente il sesto per il giapponese) i giochi si chiudono di fatto sull’1-1, momento in cui il numero 100 al mondo combina un pastrocchio a rete sbagliando una volèe a campo aperto che gli avrebbe consegnato il break. Fognini sorride, prende una boccata d’ossigeno e non lascia scampo al suo avversario, rimasto inevitabilmente con la testa a quel maledetto punto. Daniel fa quel che può, lotta e risale dallo 0-40 quando è ormai sotto 4-1 ma Fabio non si scompone e chiude la pratica poco dopo per 6-2. Una prestazione in crescendo per l’azzurro, autore di 56 vincenti ma anche di 112 gratuiti e 12 doppi falli, ampiamente sotto il 50% dei punti vinti con la seconda. La vittoria permette comunque a Fabio di vedere il bicchiere mezzo pieno ottenendo risposte positive soprattutto dal punto di vista atletico, fattore importantissimo per il dispendioso week-end di Davis.

 

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