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Challenger Irving 2018, Matteo Berrettini centra la finale e conquista la top-100

Matteo Berrettini - Foto Antonio Milesi

Matteo Berrettini ha battuto Marton Fucsovics, testa di serie numero 4, nella prima semifinale del Challenger di Irving ($150,000+H) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e ventiquattro minuti di gioco. Grande prova anche oggi di Berrettini che ha ancora offerto un’ottima prestazione al servizio, perso una sola volta per poi recuperarlo immediatamente. Con questa vittoria Berrettini può festeggiare l’ingresso nei primi 100 giocatori del mondo che avverrà lunedì per la prima volta in carriera. Domani l’azzurro andrà alla caccia del prestigioso torneo contro il vincente della seconda semifinale tra Steve Johnson (3) e Mikhail Kukushkin.

LA CRONACA DEL MATCH –Il primo set si apre con un turno di battuta tenuto a zero da Fucsovics e uno a zero con ben tre ace consecutivi da Berrettini. L’italiano dà continuità alla solidità al servizio nella prima metà di set e nel quinto game trova il break a 15 sfruttando anche qualche leggerezza di Fucsovics. Sul 4-3 Berrettini incontra le prime difficoltà. Da 40-15 viene trascinato ai vantaggi e, dopo aver avuto altre due palle game, deve fronteggiare quattro palle break prima e una quinta dopo un’altra chance in suo favore. Il tennista romano però è perfetto nell’annullare le palle break riuscendo a tenere il servizio. Nel game successivo con un altro break chiude il primo parziale in suo favore per 6-3.

Il secondo set si apre con Berrettini in maggiore difficoltà al servizio. Nel primo game l’azzurro riesce a salvarsi ma nel terzo subisce il primo break nell’incontro e Fucsovics sale 2-1. La testa di serie numero quattro però non sfrutta una palla game per confermare il break e Berrettini lo sorprende ai vantaggi fermando il tentativo di allungo. Si arriva velocemente sul 4-4 con il servizio, qui Berrettini recupera da 0-30 a 30-30 ma concede una palla break con un doppio fallo. È però bravo ad annullarla e a chiudere il game alla prima chance. Sul 5-4, dunque, l’azzurro aggredisce Fucsovics che sbaglia e arriva a tre match point: il terzo è quello con cui l’azzurro chiude il match conquistando l’accesso in finale e l’ingresso nei primi 100 giocatori del mondo, issandosi per il momento virtualmente al numero 94.

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