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Berrettini beffato sul più bello: Ruud si conferma il campione di Gstaad

Matteo Berrettini
Matteo Berrettini - foto Ray Giubilo

Matteo Berrettini non è riuscito a diventare il primo italiano della storia a vincere consecutivamente tre tornei. L’azzurro si è dovuto arrendere nella finale dell’Atp 250 di Gstaad 2022. A vincere è stato Casper Ruud, che si è imposto in rimonta per 4-6 7-6(4) 6-2 dopo poco più di due ore e mezza di gioco. Per il finalista del Roland Garros si tratta del secondo successo di fila nella cittadina svizzera, il nono in carriera e addirittura l’ottavo ottenuto sull’amata terra rossa. Rammarico per Berrettini soprattutto per quanto riguarda l’andamento del secondo set, in cui ha avuto ben tre palle break e si è trovato subito avanti di un mini break nel tie-break. Da qui l’azzurro ha iniziato a perdere molte certezze soprattutto con il servizio ed il dritto. Anche dal punto di vista fisico è venuta a mancare un po’ di lucidità e reattività di gambe.

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PRIMO SET – L’inizio è all’insegna dei servizi, almeno per i primi quattro giochi (2-2). Il primo ad incappare in qualche indecisione è Ruud, che nel quinto game serve poche prime palle ed alla seconda palla break offerta cede la battuta (3-2). Berrettini rischia subito grosso nel sesto gioco. Questo dura la bellezza di quattordici punti. Il romano commette tanti errori con il dritto e per ben tre volte è costretto a cancellare la palla dell’immediato contro break. Ci riesce con successo e con l’ace mette il punto esclamativo sull’allungo (4-2). Matteo non avrà più alcun tentennamento fino al termine della frazione, chiusa per 6-4 con un perentorio game mantenuto a quindici.

SECONDO SET – Matteo parte immediatamente forte e nel terzo game ha a disposizione ben due palle break consecutive per allungare anche in questo parziale. Ruud però non ci sta, ritrova le sue certezze e con quattro punti consecutivi ottimamente disputati rimane avanti (2-1). L’azzurro ha una continuità clamorosa alla battuta. Basti pensare che nei suoi primi tre turni di servizio concede appena un punto al norvegese (3-3). Nel nono game è sempre lo scandinavo ad annaspare. Berrettini gioca un buon game di risposta e riesce nuovamente a procurarsi una palla break.

Il finalista del Roland Garros, tuttavia, si salva alla grande, ritrova il suo dritto e con tre punti di fila si garantisce la chance di rispondere per allungare la partita (5-4). Si arriva al tie-break. Matteo parte subito un mini break avanti (1-0) ma qui commette una serie di brutti errori con il dritto ed incappa in un brutto parziale di cinque punti a zero in proprio sfavore (5-1). Il romano ne recupera uno (5-3) ma ormai è troppo tardi, con il norvegese che chiude per sette punti a quattro al secondo set point disponibile: 7-6(4).

TERZO SET – Iniziano ad affiorare le prime difficoltà dal punto di vista fisico per Berrettini, che nel game d’apertura è già spalle al muro ma riesce con successo a cancellare tre palle break (due consecutive) per partire avanti (1-0). Nel terzo game la scena si ripete. Ruud si porta sul 15-40 ma stavolta l’azzurro cede, complice anche il nastro che porta out il suo colpo (2-1). L’azzurro perde completamente il dritto e la propria reattività con le gambe e nel quinto gioco Ruud trova addirittura il doppio break di vantaggio (4-1). L’italiano interrompe una striscia di cinque game a zero nel settimo gioco ma ormai è veramente troppo tardi contro un giocatore in fiducia come Ruud. Finisce 6-2 per il norvegese.

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