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“Se qualcuno ha criticato Matteo ha fatto male, ma non mi stupisce: l’italiano non è uno sportivo, ma un tifoso. Dimentica che perdere fa parte del gioco. Vogliamo dire che la sconfitta di Matteo in finale a Wimbledon è stata una delusione? Ragazzi, non scherziamo: un italiano che batte il mio record 61 anni dopo… Arrivare secondo in uno Slam non è da tutti. E poi bisognerebbe ricordare che negli ultimi 4 Slam Matteo ha perso solo contro Djokovic e Nadal. Tutti gli altri li ha messi in fila“. Nicola Pietrangeli celebra Matteo Berrettini, battuto in Australia solo da Rafa Nadal. E sull’impresa dello spagnolo, Pietrangeli, intervistato dal Messaggero, dice che “per la prima volta dopo tanti anni ho visto una partita dall’inizio alla fine. Uno spettacolo bellissimo. Medvedev è un giocatore fantastico, ma non un fuoriclasse. Mi è venuto in mente un paradosso: chi ha perso, non se lo meritava, ma chi ha vinto se l’è meritato. Come può risalire così uno che negli ultimi sei mesi ha giocato solo un torneo? E di fronte non aveva uno qualsiasi. Medvedev è una macchina da guerra, non ha punti deboli. Forse solo qualche blackout a livello di testa. Non me ne voglia nessuno, ma, fino a qualche anno fa, quelli che vengono spacciati adesso per nuovi campioni erano ‘robetta’. Uno che a 35 anni vince una finale 7-5 al quinto è un fenomeno. Tutti gli altri, bravi eh, ma non parlatemi di fenomeni”.
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