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Matteo Berrettini è intervenuto in conferenza stampa dopo la sconfitta in semifinale agli Australian Open 2022 contro Rafa Nadal: “Fare semifinale qui è un buon risultato, ma ovviamente sono deluso. Mi aspettavo di più da me stesso. Imparerò da quello che è successo oggi, ma nel complesso l’anno è iniziato bene. Quando arrivi alle fasi finali di un torneo solitamente sei un po’ stanco. Io ho fatto fatica con lo stomaco e poi con la caviglia nel corso di queste settimane; sono cose con cui convivi ma che speri non ci siano. Ovviamente non ho perso per questo, Rafa ha giocato meglio di me ed ha meritato. Sono felice di aver finito il torneo in salute, spero di stare ancora meglio in futuro“.
L’azzurro ha poi aggiunto: “Nel 3° e nel 4° set ho giocato un buon tennis, nulla da dire. Nei primi due invece non avevo l’atteggiamento giusto per tante ragioni: perché era la prima volta in semifinale ma anche perché giocavo contro Rafa. Poi ho avuto una buona reazione e ne sono orgoglioso. Sapevo che ha lui molta più esperienza di me, ha giocato tante semifinali. Devo giocare più match del genere, imparare e farmi trovare pronto la volta dopo“.
Per quanto riguarda il tetto, Matteo ha detto: “Era la prima volta e le condizioni sono differenti. Non sono riuscito a trovare il ritmo ed ho avuto bisogno di tempo per adattarmi. In questo sport devi adattarti a tutto ciò che accade. Nel complesso è stato un buon cammino e sono orgoglioso di ciò che ho fatto. E’ un bene che io possa ancora migliorare“.
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“Ho un buon rapporto con Rafa fin da quando ci siamo incontrati. Per me è un’ispirazione, per come si comporta in campo e fuori. Mi sono congratulato con lui e gli ho augurato buona fortuna. Abbiamo chiacchierato anche negli spogliatoi, è bello parlare con lui. Io sto ancora imparando – ha proseguito Berrettini – Rispetto al 2019 sicuramente sono entrato in campo con una consapevolezza diversa. Agli Us Open ero andato in calando, mentre oggi il contrario. Credo che il mio livello di tennis si sia alzando giorno dopo giorno e me ne rendo conto proprio in questi match. Sto lavorando bene, mettere in difficoltà Rafa non è semplice ma con il mio tennis ci sono riuscito e sono contento“.
Il numero uno d’Italia ha poi continuato ad analizzare il match: “Nadal ha giocato un signor match e me l’aspettavo, d’altronde stiamo parlando di Rafa. A livello di tennis non giocavo male, ma ero un po’ sfasato, poco agganciato a ciò che stava succedendo. Non capita tutti i giorni giocare una semifinale slam con Nadal. Lui ha sempre fatto la cosa giusta, ha giocato un match di altissimo livello. Io credo di poter fare meglio di questo, la prossima volta spero possa essere migliore“.
“Non credo di aver regalato due set a Rafa, ha giocato ad un’intensità molto alta ed io non sono stato a quel livello. Ho fatto fatica a entrare nel match, ma lui ha giocato sempre bene. Non ricordo un errore gratuito o una cosa che mi abbia dato ossigeno nei primi due set. Super coach? Non ne abbiamo parlato con Vincenzo, perciò non è alle porte. In futuro potrebbe succedere, ma al momento non ne stiamo parlando – ha detto Berrettini, prima di concludere – Il tennis è uno sport maledetto, in cui per vincere partite del genere devi sempre chiederti di più. Esattamente come ha fatto Rafa“.
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