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Australian Open 2022: Barty profeta in patria, battuta Collins in finale

Ashleigh Barty
Ashleigh Barty - foto Ray Giubilo

Ashleigh Barty è la campionessa degli Australian Open 2022. La giocatrice australiana ha superato in finale Danielle Collins con il punteggio di 6-3 7-6(2) ed ha riportato in patria un titolo che mancava dal 1978, quindi da 44 anni. In delirio il pubblico della Rod Laver Arena, che celebra la propria beniamina, capace di conquistare il terzo slam della carriera (peraltro sulla terza superficie differente) ma il primo in casa. Secondo titolo in stagione per Ashleigh, capace di vincere tutti e 11 i match disputati. Barty diventa inoltre la settima tennista nell’Era Open ad aggiudicarsi gli Australian Open senza perdere set.

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CRONACA – Primo set piuttosto equilibrato, in cui le due giocatrici non accusano la tensione della finale e si affidano ai servizi. La prima a concedere una palla break è nel quinto gioco Barty, la quale però si inventa una magia con il dritto e la cancella senza lasciare scampo alla sua avversaria. Nel game seguente, invece, è l’australiana a procurarsi una chance di break e la sfrutta a dovere, consolidando il proprio vantaggio con un comodo turno di servizio. Complice un totale di ben 5 aces, Barty conquista il primo set per 6-3 in 33 minuti di gioco.

Nel secondo parziale, la numero uno del mondo parte male e perde subito la battuta in avvio. La prima di servizio infatti l’abbandona e sulla seconda Collins sa come essere aggressiva. La statunitense continua a giocare un ottimo tennis e, dopo aver annullato un paio di palle break nel terzo gioco, ottiene addirittura un secondo break. L’inerzia del match è totalmente cambiata e sarà proprio lei a servire per il set sul 5-1. Tuttavia la frazione non è ancora finita, specialmente se dall’altra parte della rete c’è Ashleigh Barty. La padrona di casa dà infatti vita ad una clamorosa rimonta, recuperando entrambi i break di svantaggio senza mai disunirsi. Collins si trova a due punti dal set in più occasioni, ma la sua avversaria riesce sempre a cavarsela grazie al suo talento ed al suo gioco molto vario. In particolare, non si può non elogiare il suo servizio, unico a livello Wta e determinante quest’oggi in finale. A senso unico, infine, il tie-break, dove l’australiana domina dall’inizio alla fine e s’impone con un severo 7-2.

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