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Australian Open 2020: sorteggio da incubo per l’Italia, Djokovic leader nelle quote 

Novak Djokovic
Novak Djokovic - Foto Ray Giubilo

Ci siamo, la stagione tennistica ha ufficialmente inizio. Non che sinora non si siano già disputati dei tornei, su tutti la nuova Atp Cup in cui ha trionfato la Serbia di Djokovic che ha battuto in finale la Spagna di Rafa Nadal, ma ovviamente è Melbourne con i suoi Australian Open a catturare tutta l’attenzione mediatica e dei giocatori in questo mese di gennaio. I favoriti sono sempre gli stessi, con qualche outsider che bussa prepotente dalle retrovie e i più giovani desiderosi di levarsi quell’etichetta di non pronti per sfidare i grandi miti della racchetta.

Gli italiani, almeno per questa volta, non sono stati baciati dalla dea bendata, per un sorteggio che nella maggior parte dei casi è stato davvero severo nei loro confronti. A partire da Fognini, il quale affronterà un giocatore storicamente scomodo per lui, il gigante americano Opelka. Recentemente e a fatica battuto in Davis Cup, nelle precedenti sfide il tennista ligure aveva sempre fatto grande fatica contro l’attuale n.34 del mondo: difficoltà confermate anche dal tabellone dei pronostici sul primo grande appuntamento internazionale di tennis (il ligure leggermente sfavorito a 1.91 contro l’1.85 di Opelka).

È andata decisamente meglio a Matteo Berrettini, il quale se la vedrà con la wild card australiana Andrew Harris, mentre altri dolori arrivano dall’ex semifinalista al Roland Garros 2018, Marco Cecchinato: per lui, dall’altra parte della rete, ci sarà Alexander Zverev. Quote impietose che vedono il tedesco favorito a 1.08, mentre il tennista siciliano è dato a 7.25. Non è andata certo meglio a Caruso, il quale sfiderà il numero sei del tabellone Tsitsipas, vincitore uscente delle Atp Finals.

Per Sonego l’avversario invece è di quelli totalmente imprevedibili, ma che solitamente in casa riesce ad esprimere il miglior tennis: trattasi dell’istrionico Nick Kyrgios, quarti di finale qui come miglior risultato guadagnati nel 2015 ai danni di un altro italiano, Andreas Seppi. Per l’altoatesino l’avversario è il numero 53 del mondo Kecmanovic: lui che ha in questo Slam i ricordi più dolci, per aver eliminato prematuramente Federer proprio nel 2015, ma sprecando poi match point contro Kyrgios per volare tra i migliori otto per la prima volta in carriera in uno Slam. Al baby prodigio Sinner è andata invece bene, visto che sfiderà un qualificato, mentre per Travaglia ostacolo cileno rappresentato da Garin.

Per quanto riguarda i big, Federer affronterà l’americano Steve Johnson. Dalla sua parte del tabellone potrebbe arrivare nei quarti Fognini o Berrettini, se dovessero scontrarsi in un ottavo di finale tutto italiano. In semifinale Djokovic, mentre dall’altra parte del tabellone c’è Nadal. Assente per infortunio Murray che qui annunciava un anno fa un ritiro dal tennis, poi sventato. Occhio ad un primo turno di fuoco fra il russo Medvedev, tra i maggiori protagonisti nella seconda parte del 2019 e finalista Us Open, e il giovane bombardiere americano Tiafoe. Il russo, assieme a Tsitsipas, può rappresentare l’outsider più accreditato per interrompere il dominio dei soliti tre big: a meno che Thiem decida di essere protagonista a livello Major anche sul veloce.

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