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Australian Open 2019, day 1: l’Italia parte alla grande, Murray saluta con orgoglio

Andy Murray - Foto Roberto Dell'Olivo

Gli Australian Open 2019 partono con una grande Italia. Nel primo giorno del primo slam stagionale arrivano i successi di Stefano Travaglia, Thomas Fabbiano e Andreas Seppi mentre lotta, ma saluta la compagnia Matteo Berrettini sconfitto in quattro set da Stefanos Tsitsipas. Per i big è una giornata di routine: Federer, Nadal, Sharapova, Kerber e compagnia vincono senza particolari patemi d’animo. Ma tutti gli occhi sono per Andy Murray: lo scozzese si arrende in cinque set a Roberto Bautista-Agut e saluta Melbourne per l’ultima volta in carriera.

ITALIA, 3 SU 4 – La notte italiana si colora subito d’azzurro con l’affermazione di Stefano Travaglia. Il marchigiano rimonta un set di svantaggio all’argentino Guido Andreozzi che parte forte, ma poi si arrende di fronte alla maggiore incisività dell’azzurro che coglie un trionfo importantissimo e dà continuità al superamento del durissimo tabellone di qualificazione di questo primo slam stagionale. A far compagnia a Travaglia è anche un Thomas Fabbiano d’annata, il tennista pugliese sconfigge Jason Kubler giocando con il solito cuore e coglie una vittoira che lo riproietta virtualmente tra i primi 100 giocatori del mondo. Ottimo successo anche per Andreas Seppi. L’altoatesino, reduce dalle fatiche della finale di Sydney, ha la meglio in quattro set su Dustin Johnson in un primo turno tutt’altro che scontato. Saluta Melbourne Matteo Berrettini, non troppo fortunato con il sorteggio, il tennista romano vince il primo set ma poi si deve arrendere a Stefanos Tsitsipas in una giornata comunque molto positiva per i colori azzurri.

BIG OK SENZA PROBLEMI – La prima giornata non regala sorprese per quanto riguarda i favoriti. Sulla Rod Laver Arena Maria Sharapova non ha pietà per la britannica Dart e non le lascia neanche un game, un 6-0 6-0 pesante. A seguire torna a giocare un match ufficiale Rafael Nadal che sembra aver ritrovato le giuste sensazioni e supera in tre set il padrone di casa James Duckworth in un match che ha rischiato di complicarsi sul finire del terzo set. Tutto facile anche per Roger Federer che non lascia nessun set per strada a Denis Istomin, stessa storia anche per Angelique Kerber che rilancia fortemente la propria candidatura al titolo finale.

MURRAY SALUTA MELBOURNE, MA CHE GRINTA – Andy Murray è stato sconfitto in cinque set da Roberto Bautista-Agut. Ma il risultato è l’ultima cosa che conta di questa giornata per lo scozzese, il tennista di Dunblane ha messo in campo tutto quello che aveva ed è incredibilmente riuscito a rimontare due set di svantaggio allo spagnolo costringendolo a giocare il quinto set dove è finita la benzina del campione britannico. Nonostante tutti i suoi guai fisici Murray ha dimostrato ancora una volta di far parte ad un’altra categoria di tennisti e per questo mancherà a tutto il circuito.

 

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