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Simona Halep è la seconda finalista degli Australian Open 2018. L’attuale numero 1 al mondo supera l’ex regina del ranking Angelique Kerber per 6-3 4-6 9-7 in un match tiratissimo ed elettrizzante nella splendida cornice della Rod Laver Arena di Melbourne. Dopo quasi centocinquanta minuti di passione e due match point annullati è la romena a conquistare per la prima volta l’accesso all’atto conclusivo del Major down under (la terza a livello Slam dopo le due perse a Parigi) grazie ai 50 vincenti messi a segno, diciassette in più rispetto alla sua avversaria.
Un primo parziale semplicemente da incubo per la Kerber, in poco più di 15 minuti sotto per 5-0 e servizio. Una partenza shock della tedesca, visibilmente contratta e poco paziente alla ricerca esasperata di soluzioni per abbreviare lo scambio. Alla Halep in questa fase basta semplicemente non sbagliare e raccogliere i frutti della tensione nel braccio dell’avversaria, che vince appena quattro punti nei primi cinque giochi. Lo scatto d’orgoglio di Angelique arriva ma è tardivo: recupera due break di svantaggio e accorcia sul 5-3, prima di cedere nuovamente la battuta.
Il canovaccio non sembra cambiare nella seconda frazione, quando la Halep sembra veleggiare tranquilla sul 3-1 40-30. Niente di più sbagliato: in una mezz’ora di ordinaria follia la Kerber dà prova di tutto il suo carattere in una giornata in cui è pare a tratti meno brillante rispetto all’atleta vista nelle ultime due settimane. Prima l’aggancio sul 3-3, poi un dritto all’incrocio delle righe e una corsa in avanti ai limiti del paranormale per salvarsi nell’ottavo gioco e impattare sul 4-4. Quasi telefonato a questo punto il break della tedesca: ancora una volta Simona sciupa una palla per chiudere il proprio turno e viene punita, capitolando sul 6-4.
E nel terzo set, tuttavia, che la partita esplode definitivamente. La Kerber mette a segno il break in apertura dopo un punto che taglia le gambe ad entrambe, tanto che le scorie sono avvertite nel gioco successivo in cui la Halep ne approfitta per rientrare immediatamente. Entrambe non cedono di un centimetro, uno 0-30 per parte in risposta sino all’ottavo gioco, frangente in cui Simona prende in mano l’iniziativa e sfonda in ribattuta issandosi sul 5-3. Sembra fatta ma il meglio deve ancora venire: Angie non solo annulla trova il controbreak, ma annulla anche due match point consecutivi e aggancia sul 5-5 dopo uno scambio da 25 colpi. Sull’onda dell’entusiasmo è dunque lei a mettere la freccia e a procurarsi l’occasione di chiudere sul 6-5 e servizio: questa volta sul 40-15 ci va la Kerber ma la Halep non ha alcuna intenzione di gettare la spugna, sfondando il muro biondo a suon di spallate di dritto. Il match riprende il suo ordine naturale e la prima a cedere è la teutonica, costretta a servire per seconda. Sull’8-7 Halep torna a farsi aggressiva, vede sfilare via il terzo match point ma se ne procura un quarto e lo concretizza con una risposta vincente, regalandosi finalmente il pass per la finale dopo 2 ore 20 minuti di gioco. Contro Caroline Wozniacki sarà un’altra sfida per cuori forti: sul piatto non solo il primo Slam in carriera per entrambe ma anche il numero 1 del ranking.