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Australian Open 2018: l’analisi del main draw femminile

Elina Svitolina - Foto Ray Giubilo

La stagione è iniziata da pochi giorni, ma siamo già alle porte di uno dei 4 tornei più importanti e prestigiosi al mondo, il primo appuntamento Slam, la prima occasione per giocatori e giocatrici di staccare gli altri nella race e di arricchire il proprio palmares con un trofeo del calibro dell’Australian Open 2018. Tra i quattro Slam, quello aussie è sempre il più ricco di sorprese e colpi di scena, tra giocatrici che arrivano a Melbourne senza match sulle spalle, giocatrici che rientrano da infortuni e altre che devono ancora smaltire la preparazione invernale. Difficile in questo momento abbozzare un’analisi del main draw femminile sorteggiato poche ore fa.

Nel 2017 a vincere è stata la favorita assoluta di ogni tabellone in cui sia presente il suo nome, Serena Williams, che alla ventesima settimana di gravidanza ha sconfitto in finale la sorella maggiore Venus dopo due settimane in cui non ha ceduto nemmeno un set. Quest’anno la regina della WTA però non sarà presente, vista la forma fisica non ancora adatta ad essere competitiva con le migliori, ma il torneo australiano può consolarsi con il ritorno di un’altra campionessa, la siberiana Maria Sharapova. Anche quest’ultima è però un’incognita, la sconfitta con la ceca Siniakova a Shenzen ha creato diversi dubbi sul poter vedere Maria nelle fasi finali. Lo spettro delle giocatrici che possono candidarsi a future campionesse è piuttosto ampio, ma tra queste ve ne sono alcune che arrivano in ottimo stato di forma ed altre che sembrano non convincere in questo inizio di stagione.

Le top players che sembrano già rodate sono Halep, Svitolina, Pliskova, Pliskova e Kerber, anche se calata nel ranking, mentre quelle su cui aleggiano dubbi sono V .Williams, Muguruza, Ostapenko, Konta e Garcia, ma vi sarà modo di studiare più a fondo la condizione di ognuna di queste nell’analisi dettagliata del main draw. Vista la mancanza di una vera leader e la grande aleatorietà presente in ogni torneo, è impossibile non fare qualche nome che non risulta nelle prime al mondo ma che per forza di cose va considerato se non per la vittoria, almeno per un ottimo piazzamento. Prima su tutte Julia Goerges, la giocatrice del momento, che sta vivendo i mesi più belli della sua carriera tennistica. Seguono Vandeweghe, Sevastova, Barty, Cibulkova, Kvitova, Safarova, Makarova, Kontaveit, Suarez e molte altre tra cui, ovviamente, Sharapova.

Alle giocatrici da cui ci si aspetta un buon torneo si aggiungono anche le giovanissime, che potrebbero aumentare con le qualificazioni. Considerando dalla classe 1997 in poi, indubbiamente da tenere d’occhio Bencic, che ovviamente non è testa di serie, Sabalenka, Osaka, Vondrousova, Bellis e Aiava, tutte possibili autrici di colpi di scena. Sicuramente dalle qualificazioni arriveranno poi giocatrici già ben rodate, con 3 partite nelle gambe, che possono sorprendere chiunque nel main draw.
A concludere il quadro vi sono le wildcards, tra cui spiccano i nomi locali di Cabrera, Tomljanovic, Rogowska, Fourlis e Aiava, tutte e cinque da seguire, e quello dell’americana Kristie Ahn.
Nel complesso il tabellone è sembrato da subito piuttosto sbilanciato in favore di una parte alta più ricca di giocatrici di alto livello, visto che Halep, Muguruza, Pliskova, Sharapova e Kerber si trovano qui. A dominare la parte bassa invece sono due tra le più regolari giocatrici del circuito, Wozniacki e Svitolina.
L’analisi del tabellone verrà fatta per quarti, con 32 giocatrici alla volta, tenendo presente che l’alto numero di qualificate e il piazzamento di queste creerà sicuramente notevoli sorprese ancora impronosticabili.

PRIMO QUARTO, HALEP-PLISKOVA: A CACCIA DI UNO SLAM – Il primo quarto di tabellone è nelle mani di due tra le giocatrici che hanno mostrato più difficoltà nel portare a casa un titolo dello slam. Entrambe numero 1 negli ultimi 12 mesi, nessuna nelle due ha saputo approfittare di questo anno di confusione generale per mettere le mani su un titolo che avrebbe legittimato la propria posizione in classifica. Simona Halep arriva a Melbourne con il titolo conquistato a Shenzen, in una finale a porte chiuse contro un’ottima Siniakova. Lo condizione sembra ottimale, seppur lo slam australiano non sembri il preferito della rumena. Simona inizierà il suo cammino contro la classe 2000 Destanee Aiava, che lo scorso anno aveva mostrato un grande livello di gioco sui campi di casa. Per il momento però la 17enne non sembra in grado di impensierire la numero 1, che dovrà mantenere alta la concentrazioni in ogni match. Al secondo turno ci sarebbe in linea teorica Eugenie Bouchard, che a meno che non si esalti in un grande palcoscenico è chiusa in partenza. Dal terzo turno potrebbero iniziare i problemi, ma questo dipende più da Petra Kvitova che da lei. La ceca è uscita piuttosto male dallo scontro al secondo turno di Sydney contro la nostra Camila Giorgi ma se dovesse ingranare potrebbe dar vita ad una bella battaglia contro Halep. Per la ceca esordio contro Petkovic. L’eventuale quarto turno dovrebbe essere tra Halep e Vesnina, ma senza alcun dubbio questa sezione di tabellone è aperta a grandi sorprese, vista la presenza di Barty e Sabalenka –che si sfidano in uno dei più interessanti primi turni-, Naomi Osaka e soprattutto la presenza azzurra più importante, Camila Giorgi. La maceratese si trova in questo momento in semifinale nel premier di Sidney –prima volta per lei a questo livello- dopo aver passato 3 turni di qualificazioni. Per lei ci sono 12 sets vinti contro gli 0 persi, con vittorie più o meno nette su Stephens, Kvitova e Radwanska e soprattutto un livello di tennis incredibile, forse mai visto per così tante partite consecutive. Camila aspetta una qualificata e la speranza è che dopo il primo turno possa mostrare ancora tutti i miglioramenti al servizio e da fondocampo contro la 21enne Barty. Al momento purtroppo il cammino di Camila sembra chiuso, ma nel caso di ribaltamento del pronostico, il quarto turno non sarebbe più così impensabile.
Karolina Pliskova invece arriva a Melbourne dopo un buon torneo a Brisbane dove ha lottato –e sprecato forse troppe occasioni- contro una grande Elina Svitolina. Fino a quel momento però la ceca ha ricordato a tutti quanto il suo tennis sia adatto ai campi australiani e che la sua capacità di risparmiare energie grazie al servizio e alle ampie falcate possa aiutarla a combattere il caldo torrido dell’estate australe. Per Pliskova ci sono Cepede Royg e poi Haddad Maia, due turni piuttosto comodi prima di trova la connazionale Lucie Safarova –che ha un primo turno da seguire contro Ajla Tomljanovic-. Agli ottavi la aspetta una tra Konta e Strycova, in una porzione di tabellone che sembra di livello inferiore rispetto al resto della sezione. Da segnalare la presenza di Margarita Gasparyan, al rientro dopo un lungo stop per problemi fisici, una delle poche giovani a giocare il rovescio ad una mano. Johanna Konta difende qui a Melbourne un quarto di finale, ma al momento sembra difficile immaginare che possa replicare il torneo dello scorso anno, in questo 2018 che la vede a 0 vittorie e 2 sconfitte.
Se i pronostici di classifica dovessero essere rispettati ai quarti vi sarebbe la sfida Halep-Pliskova, che promette spettacolo nonostante Halep sia avanti 5/1 nei precedenti.

SECONDO QUARTO, MUGURUZA-GARCIA: LA GARA DELLE INFORTUNATE – Questo spicchio di tabellone è senza ombra di dubbio il più incerto di questa edizione, a partire dalle due teste di serie più alte presenti. Muguruza ha giocato già due tornei prima di Melboourne e si è ritirata da entrambi, nel primo per crampi e nel secondo per problemi alla coscia. Le spiegazioni qui sono due: o Muguruza ha preparato male dal punto di vista fisico questa stagione, e di conseguenza giocare eventualmente 7 partite di livello in due settimane potrebbe essere impossibile, oppure la spagnola ha deciso di ritirarsi in modo precauzionale a Sidney per evitare che qualche piccolo acciacco potesse darle fastidio agli Australian Open. Con grande probabilità troveremo a Melbourne un’ottima Muguruza, in forma e determinata. Non va dimenticato che delle giocatrici al vertice lei è quella con il maggior killer istinct, l’unica ad aver conquistato due slam –su tre finali giocate, tra l’altro-. Per lei due round morbidi, con la wildcard francese Ponchet e poi probabilmente con una qualificata. Al terzo turno la polacca Radwanska, che se fosse la stessa vista contro Giorgi e Sydney non dovrebbe spaventare la campionessa in carica di Wimbledon. Possibili soprese al posto di Agnieszka potrebbero essere Krystina Pliskova o Lesia Tsurenko, entrambe partite bene in questo 2018. Al quarto turno però per Muguruza ci sarà una grande giocatrice, a prescindere da chi ci arriverà; Kerber, Sharapova e Sevastova sono tra i nomi più interessanti di questa edizione, con la tedesca che sembra molto vicina alla forma strepitosa del 2016.
Per Garcia invece cammino ostico e ricco di insidie, considerando che Garcia ha iniziato la stagione in lacrime a Brisbane per un problema alla schiena. Primo turno con Witthoeft, secondo con Vondrousova o Nara,terzo con Lucic o Sasnovich, ad ogni partita le possibilità di vedere la Garcia approdare ai quarti diminuiscono drasticamente. Tutto dipende dalla francese: se sta bene, allora è giusto pensarla possibile semifinalista, se non addirittura in finale, ma se la schiena dovesse limitarne il servizio e gli altri colpi, allora questa zona di tabellone si aprirebbe per una sorpresa. Ad avere una grande occasione è l’americana Madison keys, che dopo Wang e Hercog o Alexandrova dovrebbe trovare Kristina Mladenovic, ma vista la condizione della francese sembra molto difficile. La strada è aperta e Madison ha già dimostrato di saper cogliere le occasioni.
Se Muguruza e Garcia si trovassero ai quarti di finale la spagnola sarebbe favorita, sia perché ha vinto l’unico scontro diretto, giocatosi lo scorso anno a Tokio -subito prima che Garcia vincesse di seguito Wuhan e Pechino- sia perché Muguruza ha maggiore esperienza a livello Slam.

TERZO QUARTO, V. WILLIAMS-SVITOLINA: LA SCALATA DI ELINA – Nonostante l’importante presenza di Venus Williams, la vera protagonista di questo quarto è l’ucraina Elina Svitolina, classe 1994 e numero 4 del mondo. Campionessa a Sidney, Svitolina ha dimostrato lo scorso anno di essere una delle giocatrici più forti al mondo e con buoni margini di miglioramento. Intelligente, solida e scattante, riuscire a battere l’ucraina è una vera e propria impresa,soprattutto su cemento e terra. Per lei un esordio con una qualificata e poi la ceca Siniakova, finalista a Shenzen, un match che non sembra presentare insidie per il tipo di gioco delle due. Al terzo turno dovrebbe esserci Shuai Peng, ma questa non gioca un match di singolare dall’Elite Trophy. Al quarto turno dovrebbe esserci Stephens, alquanto improbabile per la forma palesata a Sydney, dunque Svitolina potrebbe trovare la giovane Kasatkina o Jennifer Brady, già sotto i riflettori agli Us Open. Per ciò che si è visto a fin qui, la giocatrice con più probabilità di arrivare ai quarti di finale è proprio lei.
Per Venus Williams invece la strada è più che tortuosa; un esordio da campo principale contro la giocatrice più precoce degli ultimi anni, la svizzera Belinda Bencic. Questa a 18 anni era già campionessa di un Premier 5 e pochi mesi dopo entrava in top10. Un infortunio al gomito ne ha rallentato la crescita, ma Belinda è rientrata alla grande a fine 2017. C’è ancora della strada da fare per tornare ai vertici, ma il talento è cristallino e il pericolo per la finalista del 2017 è più che reale. Per la maggiore delle Williams nel 2018 una sola partita, persa in tre sets contro Angelique Kerber. L’ostacolo successivo sarebbe Ekaterina Makarova, sempre a suo agio qui a Melbourne. Al quarto turno ci sarebbe dunque una tra Goerges e Gavrilova, entrambe in forma, ma la tedesca sembra aver ingranato una marcia in più. Vincitrice a Mosca, all’Elite Trophy e ad Auckland, Goerges ha perso 2 sets negli ultimi 14 match e sembra determinata a non fermarsi. Il suo primo turno contro la giovane Sofia Kenin sarà uno dei più intriganti.
Secondo la classifica WTA Svitolina e Williams dovrebbero dunque incontrarsi ai quarti; pari negli scontri diretti (1-1), l’Ucraina ha lasciato a Venus 3 giochi nel loro ultimo incontro pochi mesi fa, candidandosi come favorita di questo quarto, e non solo.

QUARTO QUARTO, OSTAPENKO-WOZNIACKI: RIVINCITA DEL ROLAND GARROS? – L’ultimo quarto è quello presidiato da Caroline Wozniacki, campionessa delle WTA Finals e finalista ad Auckland. Nonostante sia stata numero 1 e stia vivendo delle stagioni ad altissimo livello, alla danese manca ancora il sigillo Slam, che la sua possibile rivale di quarti di finale, 7 anni più giovane ha già conquistato. E Caroline se lo ricorda bene quello Slam, visto che all’ultima edizione del Roland Garros l’ex numero 1 WTA si trovò avanti di un set nei quarti di finale, prima di soccombere alla serie infinita di vincenti della lettone. Se le due si dovessero incontrare ancora, sarebbe appunto nuovamente ai quarti, in un match carico dal punto di vista di pressione ed emozione. Per Wozniacki ogni Slam che passa è un colpo in meno in canna per poter fare il grande colpo e questo potrebbe caricarla di ulteriore pressione. Il suo esordio sarà contro Mihaela Buzarnescu, una delle rivelazioni della scorsa stagione. La rumena sta giocando un tennis eccezionale e la sua scalata del ranking ne è prova più che tangibile. Passato il primo ostacolo però, per Wozniacki il cammino sembra percorribile, con Bertens al terzo turno e Pavlyuchenkova agli ottavi. La russa difende i quarti di finale dello scorso anno ma il fato l’ha aiutata con un buon tabellone.
Per Ostapenko invece c’è un primo turno che terrà tutti i tifosi italiani attaccati allo schermo, visto che con grande probabilità sarà l’ultimo Australian open di Francesca Schiavone. L’azzurra ha donato un ulteriore anno –o parte di esso-ai suoi tifosi, con l’obiettivo di divertirsi ancora. La lettone vista nei primi due tornei dell’anno non sembra essere ancora a pieno regime, ma vedere Schiavone favorita è pura utopia. Parte contro pronostico, sperando possa divertirsi e far divertire. Ostacolo successivo per Ostapenko sarebbe Kontaveit, grande talento dalla condizione fisica dubbia visto il ritiro nelle qualificazioni di Sydney. Nell’altra parte di ottavo vi è la grande favorita e semifinalista lo scorso anno Coco Vandeweghe, che trova nel suo spot Cibulkova, Kanepi, Puig e Suarez, oltre all’avversaria di primo turno Timea Babos.
Negli head to head Ostapenko conduce 4-0 su Wozniacki, anche se l’impressione è che vedremo comparire il nome di Vandeweghe a livello di quarti di finale .

Fare previsioni sull’esito del torneo è impresa arduo e piuttosto utopistica, ma dovendo puntare su qualcuna, il nome di Elina Svitolina sembra parecchio accattivante. Per la 23enne sarebbe il primo titolo Slam e potrebbe raggiungere anche il vertice della classifica. Va inoltre ricordato che anche Wozniacki, Muguruza, Pliskova e Ostapenko possono tutte scavalcare Halep nel ranking.
PREVISIONI QUARTI: Halep df Pliskova, Kerber df Keys, Svitolina df Goerges, Vandeweghe df Wozniacki
SEMIFINALI: Halep df Kerber, Svitolina df Vandeweghe
FINALE: Svitolina df Halep
Outsiders da tener d’occhio: Sabalenka, Tomljanovic, Tsurenko, Watson, Sasnovich, Vondrousova, Bencic, Mertens, Brady, Kanepi, Bellis.
Possibili giocatrici pericolose provenienti dalle qualificazioni: Errani, Zhuk, Blinkova, Kostyuk,Kerkhove, Kalinskaya,Zhu, Yastremska, Golubic, Allertova, Bouzkova, Kuzmova, Abanda, Day.

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