Tennis

Abu Dhabi 2019, Kevin Anderson doma un prudente Nadal

Kevin Anderson - foto Adelchi Fioriti

Kevin Anderson ottiene la prima finale dell’anno, seppur non ufficiale, del torneo esibizione che si tiene ad Abu Dhabi, battendo di rimonta in 1 ora e 52 minuti per 4-6 6-3 6-4 Rafael Nadal. Al Mubadala World Tennis Championship, è andata in scena una semifinale piuttosto opaca, ricca di errori e discontinuità, figlie di forme fisiche non ancora eccezionali e un caldo umido importante. Per il sudafricano è giunta la prima vittoria dopo 5 sconfitte nei match contro lo spagnolo, apparso oggi troppo discontinuo e prudente nei movimenti, diventando piuttosto rinunciatario. Tanti gli errori in risposta, affossando spesso dalla linea di fondo le proprie rotazioni, non mostrando la solita cattiveria agonistica. Viceversa, per il classe ’85, buona vittoria dopo quella ottenuta su Hyeon Chung, ottenendo la finale, ovviamente, come sempre al servizio, contro uno tra Novak Djokovic e Karen Khachanov.

PRIMO SET – Dopo un inizio compassato, Anderson al servizio riesce a trovare vincenti, salendo 1-0. Nadal però, risponde prontamente con bordate al servizio: gli errori sono piuttosto frequenti, quindi il sudafricano sale 2-1 senza soffrire più di tanto nonostante la fortuna  sia iberica. Il numero 2 al mondo domina al servizio e allunga la serie di punti a 6 di fila per il promettente 0-30, ma Anderson sale in cattedra con il serve&volley e evita i vantaggi per la terza volta di fila e sale 3-2. Il classe ’86 per il secondo gioco di fila alla battuta vince il game a zero: l’ottimo momento infatti prosegue e arriva il break dopo aver ottenuto due break point per il 4-3 a sorpresa. Ma il controbreak è immediato grazie a due accelerazioni dell’africano e altrettanti errori di Nadal: il tris di battute perse continua e lo spagnolo con risposte fulminanti sale 5-4 di nuovo. Infatti, lo spagnolo conclude l’opera e chiude il set sul 6-4.

SECONDO SET– Anderson sfoga tutta la rabbia della sconfitta del primo parziale e vince a zero il primo gioco inaugurale. Rispetto a quanto accaduto nel primo set, Nadal ha qualche difficoltà, ma mantiene il game: il classe ’85 invece prosegue in maniera positiva al servizio conducendo 2-1. Il maiorchino torna subito a martellare alla battuta, ma si fa rimontare dalla caparbietà del sudafricano, ma nonostante ciò, per la prima volta ai vantaggi, porta a casa il gioco. Il finalista di Wimbledon sembra più in palla e senza voltarsi indietro, conduce il set 3-2. Infatti, il numero 6 al mondo, continua l’opera brekkando al primo tentativo il fenomeno spagnolo. Anderson va veloce come un treno e dopo un set perfetto, intervallato dal 5-3 momentaneo, chiude il secondo parziale per 6 giochi a 3 al primo tentativo utile.

TERZO SET – Nadal riparte a mille e vince a zero il gioco inaugurando alla grande il set decisivo. L’iberico comincia meglio e mette sotto pressione Anderson che se la cava con duce ace di fila per il pareggio. Il numero 2 al mondo per la prima volta nel set va in difficoltà ed è costretto ad annullare una palla break, prima di spuntarla dopo 3 vantaggi. Dopo due giochi rapidi, è il turno del sudafricano, costretto a estrarre due saette dal servizio per annullare due palle break, non riuscendo a chiudere subito grazie alla risposta di Nadal. In qualche modo il gigante buono si salva e pareggia i conti per il 3-3. Con un game quasi perfetto, il maiorchino domina un altro turno di servizio e sale 4-3. Nadal ottiene la palla break per chiudere ipoteticamente il match ma Anderson è bravo a ritornare in partita dopo i punti fortunati dello spagnolo. Da un ipotetico break, a sorpresa, lo spagnolo cala di concentrazione, affossando varie risposte in rete, portando l’avversario nel servire per il match. Il sudafricano ovviamente non si fa attendere e ottiene una meritata vittoria dopo 1 ora e 52 minuti.

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