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Sky Calcio Club, botta e risposta. Tarquinio: “Melissa non è una giornalista”, Satta: “Dispiaciuta da questo attacco”

Melissa Satta e Fabio Caressa
Melissa Satta e Fabio Caressa - Foto Sky

È un botta e risposta, ovviamente tutto online, molto acceso quello tra il vecchio e il nuovo volto del programma Sky Calcio Club. Alessia Tarquinio e Melissa Satta infatti sono protagoniste di un acceso diverbio sui social, scaturito dal fatto che la Showgirl sia stata scelta nel programma “copertina” di Sky Sport, la Tarquinio nel frattempo ha lasciato l’azienda. Proviamo a ricostruire tutta la vicenda.

Domenica scorsa, dopo la fine del posticipo serale di Serie A, è tornato Sky Calcio Club, programma divenuto famoso negli scorsi anni per le irriverenti conversazioni che il presentatore Fabio Caressa tiene con i suoi ospiti. Quest’anno però, come parte del rinnovamento del palinsesto e dell’organico avuto in casa Murdoch, la “quota rosa” del programma non è più la giornalista Alessia Tarquinio e neanche Dalila Setti, ma la showgirl Melissa Satta. Per quest’ultima, un inizio non certo da ricordare. La Satta è sembrata molto impacciata e spesso anche imbarazzata e confusa. Subito dopo la messa in onda, su internet sono stati diversi gli utenti che hanno iniziato a criticare la sua performance, chiamando in causa proprio la Tarquinio.

Da qui la Tarquinio ha voluto spiegato attraverso delle storie su Instagram quanto inutili e beceri fossero gli insulti rivolti alla Satta online, prendendo le sue difese: “Vi pregherei di smetterla, per un semplice motivo: lei non è una giornalista sportiva, nella vita ha scelto di fare un altro mestiere” – ha poi proseguito la Tarquinio, spiegando come “la colpa” non sia di Melissa Satta, ma di chi l’ha scelta, ovvero il direttore o del responsabile della trasmissione: “Per loro evidentemente la sua figura era attinente e poteva portare qualità o qualsiasi altra caratteristica al programma”.

Qui però, ci aggiunge anche il carico da novanta, quando inizia a fare una digressione dall’argomento principale per riassumere il suo pensiero: “Mi fa riflettere da tempo quale tipo di considerazione ci sia della giornalista sportiva all’interno di una redazione e determinati programmi. Come se essere preparate, avere passione, talento e dedizione, non valga assolutamente niente e possa passare l’idea che questo è un lavoro che possano fare tutti”. Per concludere, la Tarquinio ha anche metaforicamente abbracciato le colleghe che possano trovarsi in difficoltà proprio a causa di vicende simili, spronandole a trovare una soluzione: “Confrontatevi con il vostro direttore e i capiredattori, che saranno tutti uomini. Affrontate il discorso per voi e per le generazione future. Ci sono un sacco di donne che vogliono fare questo mestiere e incontrano una serie di difficoltà. Nella mia vita ho sempre parlato delle cose che non mi andavano bene e ho cercato il confronto. Forse per questo non ho fatto questa grande carriera… e mi dispiace non aver visto tutto questo attivismo da parte delle mie colleghe, ma lo capisco perché non siamo tutte uguali”.

Dopo di ciò non si è fatta attendere la risposta della Satta che, sempre via Instagram Stories, ha replicato alla giornalista in maniera parecchio infastidita, come se, le parole della Tarquinio, fossero state vissute come un insulto personale, quando in realtà, non lo sono affatto: “Penso di essere una persona molto umile, sono entrata lì a testa bassa. La cosa che mi dispiace è avere ricevuto questo attacco da una donna, una donna anche più adulta e con la sua esperienza che sostiene che abbia accettato un ruolo che non è mio: io non mi permetterei mai di definirmi giornalista perché non lo sono. In Sky ci sono donne che fanno le giornaliste e sono bravissime, e le rispetto tantissimo.”

Chiosa finale sulla sua performance di domenica scorsa, precisando e ribadendo però a tutti, come sia stata chiamata per fare spettacolo non giornalismo: “Domenica ho fatto degli errori, ero emozionata e ci sta, ma cercherò di migliorare sempre nel rispetto dei ruoli. Però dico che le donne dovrebbero aiutarsi e non incitare all’odio e io al suo posto non l’avrei mai fatto. Se avessi visto un’altra donna in difficoltà io l’avrei incitata a fare meglio. Sono stata chiamata al Club per fare spettacolo, ho cercato di portare quello che io so fare, quello che sono io, che ho solo 35 anni e devo ancora crescere e mi impegnerò molto a farlo, perché Sky è sacra».

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