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“Mi sono rinchiusa nel mio mondo, una cosa che di solito non faccio. Solo i miei amici e i miei allenatori sapevano dell’operazione. Io non ho voluto dire niente, un po’ per non dare un vantaggio agli avversari della scherma, un po’ invece perché inizialmente non l’ho accettato dal punto di vista morale. Una delle cose più difficili è stata trovare il coraggio di chiamare i miei allenatori e dirgli che il braccio andava operato immediatamente, c’era incertezza non sapendo se avessimo potuto partire per Tokyo”. Così Bebe Vio, talentuosa schermitrice paralimpica e detentrice di due ori nel fioretto, ottenuto a Rio 2016 e Tokyo 2020. L’azzurra si è raccontata ai microfoni di Sky Sport, nel contesto dell’evento WEmbrace Sport, ritornando indietro nel tempo sino all’operazione che avrebbe potuto negarle la gioia di partecipare ai Giochi Olimpici nipponici.
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