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“Non lasciate che i talebani mi tolgano i diritti fondamentali”. Un appello, ma anche un grido di dolore al mondo quello di Zakia Khudadadi, taekwondoka paralimpica afghana che non può partire per Tokyo dopo la caduta di Kabul, ora nelle mani delle milizie islamiche. L’atleta è bloccata nel suo paese e non può raggiungere Tokyo: “Ho ancora fiducia, vi prego: aiutatemi a partecipare. E’ il mio sogno, ho lottato 5 anni per arrivare dove sono”, ha detto la Khudadadi, attraverso il capomissione del comitato paralimpico afghano, Arian Sadiqi, che ad Al Jazeera ha aggiunto: “E’ terrorizzata dall’uscire di casa. Il nostro appello è a qualunque paese sia in grado di aiutare i nostri due atleti e gli allenatori ad arrivare a Tokyo”
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