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Sofia Goggia è sicura: “Questo è stato l’anno della consacrazione”

Sofia Goggia - Photo: Marco Trovati/Pentaphoto
Sofia Goggia - Photo: Marco Trovati/Pentaphoto

“Essere riuscita a portare a casa l’oro olimpico in discesa mi rende molto contenta e fiera”. Sofia Goggia è orgogliosa della stagione appena trascorsa che l’ha vista trionfare nella discesa olimpica di PyeongChang e nella Coppa del Mondo di specialità. “E’ stato quasi più difficile portare a casa la Coppa del Mondo di discesa – prosegue l’azzurra a margine della cerimonia della riconsegna del tricolore al Quirinaleperché per circa 25 giorni mi sono alzata la mattina solo con l’obiettivo olimpico quindi è stato mentalmente una prova molto forte e sono riuscita ad ottenerla, contentissima. Consacrazione? Si, direi che questo è stato l’anno della consacrazione perché arrivavo da una stagione strabiliante ed essere riuscita ad avere l’anno della consacrazione nel secondo anno da top è ancora più significativo”.

Adesso è tempo di riposarsi, ricaricare le pile e pensare al futuro: “I tuoi prossimi progetti? Adesso mi prenderò una più che meritata vacanza e poi ripartirò con la preparazione olimpica. A Pechino ci pensi già? Assolutamente, sarà un’Olimpiade diversa però io penso di stagione in stagione perché pensare così a lungo termine, in uno sport che rappresenta così tante variabili, è una visione lontana. Mi concentrerò sui Mondiali di St.Moritz e magari per quelli di Cortina”.

L’azzurra ha ancora tanti anni davanti a sé: “Aver 25 anni nello sci significa essere né troppo giovane e né troppo vecchia ma dal punto di vista sciistico sono molto giovane. Io mi sento come carriera molto giovane perché questo è stato il mio terzo anno in Coppa del Mondo, forse è meglio così perché ho ancora la fame del nuovo arrivato”.

“Fra quattro anni potresti essere tu a prendere la bandiera dal presidente della Repubblica? Non ci ho ancora pensato ma penso che la bandiera debba portarla qualcuno che ha calcato e vissuto la neve da anni e che ha portato a casa risultati e tante medaglie. Io per ora ne ho solo due e ci sono atleti e atlete che ne hanno più di me. Tra quattro anni si vedrà, ora mi godo questi risultati e questa pace con me stessa a cui ho lavorato una vita intera. Io penso molto alla giornata e di stagione in stagione”.

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