Sci Alpino

Sci alpino, Innerhofer: “Mondiali di Cortina nel 2022? La decisione più saggia”

Christof Innerhofer
Christof Innerhofer - Foto Gabriele Facciotti/Pentaphoto

“Sicuramente è un grande peccato che i Mondiali di Cortina molto probabilmente slitteranno al 2022: credo però sia la decisione più saggia perché c’è il grande rischio che il virus ritornerà in autunno. Peccato per Cortina che attende da anni questo momento, peccato per la federazione e peccato per noi atleti”. Lo ha detto Christof Innerhofer in un’intervista ai microfoni dell’agenzia Agi, parlando della proposta di spostare i Mondiali di sci alpino di Cortina d’Ampezzo dal 2021 al 2022 a causa dell’emergenza coronavirus, fatta alla Fis dalla Federazione Italiana Sport Invernali e di tutte le istituzioni che compongono la Fondazione Cortina 2021. La decisione ufficiale sulla richiesta della Fisi arriverà l’1 luglio.

“La scelta può essere intelligente ma, ripeto, è un peccato per federazione, Cortina e noi atleti perché dispiace avere tutte le grandi manifestazioni nel 2022 e per lo più a distanza di poche settimane – afferma Innerhofer -. Se quell’anno non sei in condizione hai perso due occasioni mentre con la differenziazione degli eventi hai la chance di rifarti l’anno successivo”.

SUI MONDIALI A MARZO – “Il piccolo vantaggio è legato alle condizioni della neve che a marzo a Cortina è spesso trasformata e quindi dove scio meglio. Olimpiadi Pechino 2022? Ci sarò, ovviamente previa qualificazione”.

“Le gare sono sempre nelle stesse località e negli ultimi anni è stata inserita qualche destinazione in più in Austria, nazione dove c’è più passione, più gente, più  spettacolo – ha poi affermato Innerhofer -.  La distribuzione delle gare la condivido anche se non ho mai appoggiato che le sedi delle prove olimpiche spesso non centrano con lo sport. Tante gare? Non direi, va bene così perché siamo atleti e mica pensionati. Magari si potesse inserire qualche gara in più in località classiche dove c’éspettacolo come Wengen o Kitzbuehel”.

“In questo periodo di coronavirus mi sono comunque allenato sia in bicicletta che nello scialpinismo, fisicamente sto bene e non vedo l’ora di rimettere gli sci: questo giorno sarà il primo giugno allo Stelvio” – ha concluso l’altoatesino.

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