Pattinaggio Artistico

Pattinaggio, Mondiali Milano 2018: Cappellini e Lanotte per un soffio mancano il podio

Anna Cappellini e Luca Lanotte
Anna Cappellini e Luca Lanotte - Foto Diego Barbieri

E’ un mondiale in chiaroscuro quello di pattinaggio di figura sul quale è calato il sipario questa sera, con la free dance che ha incoronato, senza grandi sorprese, i francesi Gabrielle Papadakis e Guillame Cizeron, unici ad abbattere il muro dei 200 e a fermarsi a 207.20. Il chiaro è rappresentato dal buon andamento della kermesse, lo scuro naturalmente dalle medaglie azzurre mancate. Nulla da fare né per Carolina Kostner né per Anna Cappellini e Luca Lanotte, che devono accontentarsi di due quarti amarissimi posti.

Anna e Luca hanno visto sfumare il sogno di chiudere la loro straordinaria carriera davanti al pubblico di casa per soli 27 centesimi, nonostante due nuovi record, nel libero e nel totale, e questo rende la delusione ancora più cocente. I campioni azzurri hanno dato l’anima, come promesso, per loro stessi, per gli amici, i familiari e i fan che anche oggi hanno fatto registrare il tutto esaurito sugli spalti del Mediolanum Forum di Assago.114.62 il punteggio totalizzato nel secondo segmento di gara, con 58.25 di tecnico e 56.37 di parte tecnica, per un totale di 192.08. Fioccano i 10 per la performance e l’interpretazione, tutti i program components sono superiori al 9, anche il pannello tecnico è estremamente positivo con GOE da 1.20 in su. Il sollevamento iniziale, come al solito, toglie il fiato ed è di livello come tutti gli altri elementi. Ma in questo programma non ci sono solo coreografie, twizzles e sequenze di passi, in questa “storia semplice” che gli “attori” Anna e Luca interpretano da oscar c’è il cuore di due grandissimi pattinatori che si congedano tra le lacrime, non riescono a smettere di abbracciarsi e sembrano dirsi grazie l’un l’altro per la vita straordinaria che hanno vissuto insieme da quando sono diventati una coppia sul ghiaccio, nel 2005. In giro per il mondo, sui podi delle piste di tutto il mondo. Una sequela infinita di medaglie, tre olimpiadi, innumerevoli titoli nazionali e internazionali. Il tutto mentre l’universo del pattinaggio sul ghiaccio cambiava sotto i loro occhi. Cambiamenti che non digerisce, ed è ormai noto a tutti, coach Paola Mezzadri, la cui amarezza per la medaglia di legno di questa sera è palese. “Siamo molto delusi da questo risultato maturato solo per pochi centesimi. Anna e Luca hanno fatto il massimo – ha dichiarato l’allenatrice – e il terzo posto era più che meritato, ma è mancata la sensibilità dei giudici. I ragazzi adesso devono riposare, perché siamo reduci da un anno veramente pesante. Abbiamo avuto problemi anche con le ore di pattinaggio, ci siamo dovuti trovare altre piste nelle quali allenarci, spostandoci tra Milano e San Donato. Ci sono state difficoltà logistiche non indifferenti, e non è così che si prepara una stagione olimpica. Anch’io ora mi prenderò un momento di pausa, dopo 40 anni forse è il momento. Poi aiuterò il mio team e i miei collaboratori, ma non so se tornerò ad allenare, non mi piace più l’ambiente che ruota attorno a questo mondo. E’ diventato tutto troppo tecnico, la danza su ghiaccio per me è altro, deve raccontare qualcosa, offrire un’emozione come hanno fatto stasera Anna e Luca. Certe coppie a me non trasmettono nulla – ha concluso – perché sono troppo limitate dalle regole e non fanno danza sul ghiaccio, ballano”.

“A livello emozionale è stata una delle esperienze più intense e toccanti della nostra vita, la performance più bella di sempre – hanno commentato, invece, Anna e Luca – È stato ancora più grande di quanto potessimo immaginare e non avevamo mai provato nulla di simile in carriera, temevamo di esplodere dall’emozione. Ieri, nel corto, è stato tutto una botta di energia, come dinamite, oggi invece è somigliato più a un abbraccio e con il pubblico ci siamo detti quanto ci vogliamo bene. Siamo orgogliosi, stavolta siamo venuti per le emozioni, non per i punti o le medaglie, quelle passano in secondo piano”.
Chi invece è felice della prestazione di oggi, superata la rabbia di ieri per il punteggio ritenuto troppo penalizzante e ingiusto, è la coppia dei vicecampioni nazionali Charlene Guignard e Marco Fabbri che mettono la firma su un nuovo SB da 107.29 (55.16 / 52.13) per un total score di 178.44 e il nono posto. “E’ sempre un piacere pattinare questo libero e farlo in casa, davanti a questo pubblico, è stata una emozione grandissima – hanno commentato a fine gara – Abbiamo lavorato molto sulle sfumature, questo programma ci rispecchia a pennello perché unisce velocità, forza e leggerezza. Questa esibizione è stata la ciliegina sulla torta di una bellissima stagione, e ci dà ancora più motivazione per ripartire a mille dopo un po’ di riposo”.

Domani pomeriggio il gran finale con il tradizionale gala, al via dalle 14.30.

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