Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico: cala il sipario sui Campionati Nazionali Assoluti 2017

Skating On Air 2017
Skating On Air - Foto Valentina Frasca

Con il galà Skating On Air, e l’arrivo di alcune delle voci più amate di Radio Deejay, ossia quelle di Valentina Ricci, Diego Passoni e La Pina, è calato il sipario sui Campionati Nazionali Assoluti allo stadio del ghiaccio Agorà di Milano. Anna Cappellini e Luca Lanotte per la danza, Nicole della Monica e Matteo Guarise per l’artistico, Matteo Rizzo e Carolina Kostner per l’individuale maschile e femminile e le Hot Shivers per il sincronizzato sono i nomi dei campioni che sono andati a conquistarsi, e riconquistarsi, il titolo nazionale (le Hot Shivers sono le regine azzurre del sincronizzato ininterrottamente dalla stagione 1994-1995).

Alla luce di questi risultati, la Federazione Italiana Sport Ghiaccio ha ufficializzato i nomi dei pattinatori che rappresenteranno l’Italia alle Olimpiadi di Pyeongchang, e sarà la delegazione più numerosa dall’edizione casalinga di Torino 2006. Dopo i 24 di Vancouver 2010 e i 27 di Sochi 2014, la Fisg porterà infatti sul ghiaccio coreano ben 32 atleti: un nutrito contingente che si è guadagnato il pass a cinque cerchi con gli eccezionali risultati messi in mostra tra la seconda parte della scorsa stagione e i primi mesi di quella in corso. Undici saranno gli atleti del pattinaggio di figura (due coppie di danza, due di artistico, due donne, un uomo), 9 quelli della pista lunga, 7 quelli dello short track e 5 quelli del curling. Gli azzurri prenderanno parte alla rassegna olimpica anche con il Team Event.

La più attesa agli Assoluti era senz’altro lei: Carolina Kostner, che non ha tradito le aspettative e si è presa il nono titolo nazionale. La campionessa delle Fiamme Azzurre presenta un corto da brividi, impeccabile; nel libero, invece, cade nel triplo Salchow e, a programma concluso, dopo un suggestivo inchino al pubblico tenendo per mano le sue piccole flowers, invece di lasciare la pista rientra. Quella caduta non può pregiudicare in alcun modo il risultato, ma decisamente non le è andata giù, così ripete quella piccola parte di esercizio solo per il suo pubblico. Con uno strabiliante 222.34 l’oro è ancora e sempre suo, Giada Russo è seconda ma lontanissima (166.16), Elisabetta Leccardi è terza con 154.57. “Sono davvero super felice, per la prestazione e per questa atmosfera fantastica – ha detto la Kostner appena terminata la gara – A ogni uscita riesco a fare un passetto in avanti, ad aggiungere qualcosa in più, e questo mi dà fiducia e consapevolezza nel percorso di crescita che sto facendo perché ci sono margini di miglioramento e credo di poter progredire ancora. Ho ricevuto tantissimo affetto dal pubblico e dai tantissimi bambini presenti, ed è un piacere ricambiarlo sul ghiaccio con questo sport che tutti amiamo e che resta sempre semplicemente meraviglioso“. Relativamente al ritorno della combinazione 3F 3T perfettamente eseguita nello SP, Carolina ha dichiarato che “si tratta semplicemente  di uno step in uno specifico programma di allenamento”.

La pattinatrice dell’Ice Club Torino Asd, Giada Russo, sarà la seconda delle Ladies azzurre nella delegazione coreana. Giada, 20enne torinese, ha iniziato a pattinare a 3 anni, con Claudia Masoero. Successivamente, è arrivato Edoardo De Bernardis che, oltre ad allenarla, ha sempre curato le coreografie dei suoi programmi. Dopo aver vinto a 14 anni il titolo italiano nella categoria junior, a 15 anni ha esordito nella categoria senior, conquistando la medaglia di bronzo alle spalle di Carolina Kostner e Valentina Marchei, e nel 2015 e 2016 ha vinto due titoli italiani. “L’Olimpiade rappresenta l’obiettivo di ogni atleta e questa convocazione mi emoziona e, al tempo stesso, mi responsabilizza moltissimo” ha commentato Giada Russo, che da flower di Torino 2006 di strada ne ha percorsa parecchio. “E’ un grandissimo onore poter rappresentare il mio Paese sul ghiaccio della Corea e sono felice di fare parte della squadra italiana. Questo risultato è merito di tutta la mia società, l’Ice Club Torino, che mi ha sempre sostenuta, aiutata e spinta a dare il meglio” ha aggiunto la pattinatrice piemontese.

Settimo titolo nazionale nella danza, invece, per Anna Cappellini e Luca Lanotte, con il punteggio di 200.86; vicecampioni nazionali si confermano Charlene Guignard e Marco Fabbri (190.36), bronzo per Jasmine Tessari e Francesco Fioretti (144.74). Tanto Anna e Luca quanto Charlene e Marco saranno in Corea. “E’ stata una bella gara, abbiamo pattinato i programmi al meglio delle nostre possibilità e con una certa leggerezza d’animo perché ormai vogliamo viverli appieno, con tutte le loro emozioni e non come un susseguirsi di esercizi tecnici – hanno commentato a caldo Anna e Luca – vogliamo essere autori di performance che rimangano nel cuore di chi ci guarda e infatti, in questa prima parte dell’anno, abbiamo spinto molto sulla parte artistica, ma c’è ancora tanto lavoro da fare per alzare il livello tecnico e rendere tutto perfetto. E’ sempre emozionante pattinare in Italia e all’Agorà, che da settembre è la nostra casa, davanti al nostro pubblico. Non ci si abitua mai alla vittoria, anche dopo tanti anni è un’emozione che non invecchia”.

Ribaltone, invece, nella seconda metà di gara delle coppie di artistico: Valentina Marchei e Ondrej Hotarek (Aeronautica Militare-Fiamme Azzurre) non riescono a conservare la leadership maturata nel corto e chiudono al secondo posto finale a quota 178.79 dopo un programma libero valutato 107.15 che apre le porte al terzo successo nazionale consecutivo per Nicole Della Monica e Matteo Guarise (Ice Lab) che totalizzano 200.50. Fin qui i convocati ai Giochi, ma hanno completato il podio Ghilardi-Ambrosini (Ice Lab), terzi con 128.92 punti. “E’ stata una giornata difficile – hanno commentato i campioni nazionali – abbiamo dovuto concentrarci a lungo per rimanere sui nostri ritmi, sicuri di quello che dovevamo andare a fare. Ci siamo allenati molto bene nell’ultimo periodo e sapevamo di poter centrare il risultato, non è stata sicuramente una prestazione ottima ma ovviamente siamo soddisfatti lo stesso. E’ mancato un pizzico di freschezza, i muscoli non erano al massimo perché c’era molto freddo. Comunque stiamo facendo un buon lavoro e questa era solo una gara di transizione in vista di quelle più importanti, alle quali contiamo di arrivare al massimo della forma”.

L’ultima importante novità porta il nome di Matteo Rizzo (Ice Lab) che, dopo aver regalato un posto maschile all’Italia nella delegazione coreana, al termine di una sfida emozionante e sul filo dei centesimi con il compagno di società Ivan Righini, si è ufficialmente guadagnato la convocazione per quel posto. Matteo vola a quota 243.20, Ivan si ferma a 232.85 punti, Maurizio Zandron (Ice Skating Bolzano) termina terzo con 221.67 punti. “L’emozione è tanta, il sogno olimpico è sempre stato nel cassetto e adesso vederlo realizzato – ha dichiarato Matteo – è un risultato fantastico non solo per me, ma anche per il mio team. Ho vissuto la sfida con Ivan tranquillamente, siamo amici anche se in pista ognuno deve fare la sua gara e dare il meglio. Lui, in un certo senso e dato quello che c’era in gioco, ha tirato fuori la parte migliore di me e d’ora in avanti cambierà il mio modo di allenarmi e approcciarmi alle gare”.

Matteo Rizzo

In chiusura, doverosa è un’analisi sulla rassegna che si è da poco conclusa e che, essendo un test in vista dei mondiali che si terranno al Forum di Assago di Milano a marzo, avrebbe dovuto essere impeccabile dal punto di vista organizzativo. Invece, per dovere di cronaca, va detto che qualche problema c’è stato e FISG eventi, l’ente organizzatore tanto degli Assoluti quanto dei Mondiali, è ora chiamato a fare in modo che quanto accaduto non si ripeta. A cominciare dal problema con il logo dello sponsor sul ghiaccio che ha causato ritardi e cambiamenti di orari di alcune gare e disagi anche negli allenamenti (le ragazze del sincronizzato, ad esempio, hanno dovuto spostarsi in altre strutture del territorio) passando per la mixed zone allestita in un locale e poi spostata in un’altra, fino al caos biglietti che qualche polemica ha alimentato sui social. Nulla di irreparabile, ma tanto su cui lavorare affinché agli occhi del mondo, tra qualche mese, sia tutto perfetto.

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