Biathlon

Biathlon, staffetta maschile Ruhpolding 2018: la Norvegia domina su Francia e Russia. Italia settima

Johannes Boe - Foto Tor Atle Kleven CC BY-SA 2.0

La Norvegia si aggiudica la staffetta maschile di Ruhpolding, l’ultima prima dei Giochi Olimpici di PyeongChang. Gli scandinavi, con Birkeland, Tarjei Boe, Svendsen e Johannes Boe, precedono la Francia e la Russia che chiudono anch’esse sul podio. L’Italia lotta per il podio fino all’ultima frazione, dove l’azzurro Chenal commette troppi errori in piedi: alla fine il quartetto composto anche da Bormolini, Hofer e Windisch è settimo, superato in extremis dalla Svezia. Ottime indicazioni comunque dalle punte azzurre, con un Windisch che cresce di colpi e tiene anche il passo di uno scatenato Fourcade nel finale della terza frazione.

La cronaca – La prima frazione si sviluppa con un ritmo letargico nei primi due giri: per l’Italia Bormolini chiude con la prima ricarica sia a terra che in piedi. Gli errori sono pochi e nell’ultimo giro Birkeland porta la Norvegia in testa al cambio con Germania e Slovacchia. L’Italia cambia al sesto posto, mentre Svezia e Belgio si chiamano subito fuori con oltre un minuto di svantaggio dopo le belle prove di Oberhof.

La seconda frazione inizia con l’allungo prepotente di Tarjei Boe, con il norvegese che entra in testa al primo poligono dove però commette tre errori e si salva con l’ultima ricarica dal giro di penalità. Chi ne approfitta è l’Italia, con Hofer che senza errori esce in testa dalla serie a terra seguito da Slovacchia e Germania. Nella serie in piedi l’azzurro commette due errori, ma lavorando bene con le ricariche esce dal poligono al terzo posto dietro all’Austria di Eder e alla Norvegia. Hofer si conferma in ottima condizione con un ultimo giro che lo porta a cambiare in testa, con Norvegia e Austria sulla scia dell’Italia.

In terza frazione parte molto bene Dominik Windisch, che mantiene l’Italia in testa con lo “zero” del primo poligono insieme a Svendsen per la Norvegia. Protagonista assoluto Martin Fourcade, che senza alcun errore risale fino alla seconda posizione alle spalle della Norvegia: per l’Italia Windisch commette due errori ma nell’ultimo giro mette le marce altissime e ritrova la testa della gara con Fourcade e Svendsen: una prestazione che fa davvero ben sperare per le prossime settimane. L’azzurro dà così il cambio a Thierry Chenal, che per la seconda volta in altrettante staffette si trova in altissima classifica.

Nell’ultima frazione Johannes Boe mette in scena un autentico monologo: il norvegese stacca subito Francia e Italia, per trovare poi lo “zero” a terra in scioltezza. Chenal con due errori perde le code del francese Guigonnat, ma è in piedi che l’azzurro commette gli errori fatali con cui finisce in penalità. Alla fine l’Italia esce al sesto posto dal poligono, per poi essere superata anche dalla Svezia che rimonta con Lindstroem.

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