Biathlon

Biathlon, staffetta Pyeongchang: Italia 5a con amaro in bocca, vince la Germania

Lisa Vittozzi, Federica Sanfilippo, Alexia Runggaldier e Dorothea Wierer - Staffetta Italia - Foto FISI

Dopo il consueto duo sprint e pursuit, si è chiuso con la staffetta 4x6km il weekend al femminile della tappa di Coppa del Mondo di biathlon di Pyeongchang. Nella gara a squadre, l’Italia (con Vittozzi, Sanfilippo, Runggaldier e Wierer) non brilla eccessivamente ma riesce comunque a conquistare un quinto posto tutto sommato positivo dopo una partenza preoccupante. Vittoria ancora una volta per la Germania, che precede Norvegia e Repubblica Ceca, dopo il suicidio della Francia all’ultimo poligono.

La staffetta femminile prevede 4 frazioni da 6km ciascuna, ognuna composta da tre giri da 2km, intervallati da due poligoni di tiro, uno da terra ed uno in piedi. Per ogni poligono di tiro, le atlete hanno a disposizione 3 ricariche da caricare singolarmente e manualmente, per coprire eventuali bersagli non colpiti. Al termine delle ricariche, se tutti i bersagli non sono stati coperti, sono previsti giri di penalità, tanti quanti i bersagli non colpiti.

Le squadre favorite: sono diverse le assenze importanti (come Dahlmeier, Hinz, Dorin Habert, Vitkova…) e questo gioca sicuramente a favore delle azzurre. Italia (Vittozzi, Sanfilippo, Runggaldier, Wierer), Germania (Horchler, Hammerschimdt, Herrmann, Hildebrand), Francia (Chevalier, Bescond, Braisaz, Aymonier), Ucraina (Varvynets, Dzhima, Semerenko, Merkushina), Repubblica Ceca (Jislova, Puskarcikova, Charvatova, Koukalova), Norvegia (Nicolaisen, Fenne, Eckhoff, Olsbu).

Prima frazione. Per le squadre big, in pista Vittozzi (ITA), Horchler (GER), Chevalier (FRA), Varvynets (UKR), Jislova (CZE), Nicolaisen (NOR). Ritmo subito abbastanza elevato nel gruppo, che si allunga e tende allo spezzarsi già all’altezza dell’intermedio di metà giro. In testa a fare il ritmo l’Ucraina (che potrebbe essere stata autrice di una falsa partenza). Al primo poligono da terra, ne escono in testa tra squadre che non utilizzano ricariche, in un round di tiro abbastanza falloso generalmente. In testa c’è la Russia con 2 secondi sul Kazakhstan e 4 sull’Italia della Vittozzi. Senza errori anche la Germania ma ad 8 secondi, mentre una ricarica è usata da Ucraina, a 8 secondi, e Norvegia, a 14 secondi. Addirittura due ricariche per Francia, a 12 secondi, e Repubblica Ceca, a 18 secondi.
L’Akimova in testa dopo il poligono forza il ritmo e cerca di accumulare del distacco con la avversarie e questo porta un gruppetto di 3 atlete (con lei Slovacchia ed Italia) a prendere 6-7 secondi sul resto del gruppo. Al poligono, l’Italia è la prima a sparare ed anche la più veloce, almeno per i primi 4 bersagli: il quinto è un patema e la Vittozzi lo sbaglia per tre volte prima di prenderlo all’ultima occasione utile. Così, in testa passa la Francia che non usa ricariche, con 3 secondi sull’Ucraina (nessuna ricarica) e 12 secondi su Norvegia (5/5) e Italia. Una ricarica per la Germania a 17 secondi, mentre altre 2 ricariche per la Repubblica Ceca a 42 secondi. Nell’ultimo giro, la Chevalier spinge ma non riesce a scavare un netto solco con le altre squadre, tra le quali c’è l’Italia che non perde terreno. Al cambio, Francia col Canada in testa, Germania +4, Italia +7, Slovacchia ed Ucraina +10. Più indietro Norvegia +17 e Repubblica Ceca +43.

Seconda frazione. Per le squadre big, in pista Sanfilippo (ITA), Hammerschmidt (GER), Bescond (FRA), Dzhima (UKR), Puskarcikova (CZE), Fenne (NOR). Nel primo giro, Francia, Canada e Germania tengono il ritmo alto e si staccano dalle altra di una buona decina di secondi. Nelle inseguitrici anche l’Italia con la Sanfilippo, la Norvegia e l’Ucraina. Si arriva al primo poligono. In testa a sorpresa resta il Canada, l’unico del terzetto che fa 5/5, ma con sé si porta la Germania che usa una ricarica. Al terzo posto resta la Francia, anch’essa con una ricarica utilizzata ed ora a 8 secondi. La Norvegia passa appena dietro a 18 secondi utilizzando una sola ricarica, così come l’Ucraina. Passano assieme Repubblica Ceca e Italia: la prima però fa 5/5, la Sanfilippo deve invece utilizzare anch’essa tutte le ricariche, mettendo nei guai l’Italia ora a 42 secondi.
Giro sugli sci che non crea particolari scossoni, se non la Norvegia che si libera della presenza di Ucraina e Polonia per la quarta posizione. Da dietro non recupera l’Italia, ma nemmeno perde. Si arriva al poligono in piedi. In testa, ancora una volta non sbaglia nulla il sorprendentissimo Canada, che passa per primo all’intermedio assieme alla Germania che usa una ricarica. La Francia invece ne usa due ed è ora a 15 secondi circa. Appene dietro c’è l’Ucraina, anch’essa con una ricarica. Recupera tanto la Puskarcikova con 10/10 ed è quinta a 40 secondi, mentre pasticciano Italia e Norvegia: per tre volte la Sanfilippo sbaglia l’ultimo bersaglio, come la Vittozzi, e quindi usa tutte le ricariche passando a +1:10; la Norvegia addirittura gira, ma è comunque poco davanti all’Italia. Al cambio per la terza frazione, in testa passa la Germania, quindi Francia +13, Canada +17, Ucraina +22. Più indietro Repubblica Ceca quinta a +42, mentre l’Italia passa settima a +1:04 (molto brava la Sanfilippo sugli sci nell’ultimo giro). Norvegia a +1:10.

Terza frazione. Per le squadre big, in pista Runggaldier (ITA), Herrmann (GER), Braisaz (FRA), Semerenko (UKR), Charvatova (CZE), Eckhoff (NOR). La Germania in testa con la Herrmann (fortissima fondista) se la prende tutt’altro che comoda e scava ulteriore spazio con Francia, Ucraina e Canada, così come su altre squadre come l’Italia (tiene il ritmo solo la Norvegia al momento). Si arriva al primo poligono da terra. La Germania spara molto lentamente ma non commette alcun errore, e ne esce nettamente in testa. Seconda posizione nuovamente per il Canada con 5/5 a 30 secondi che continua a sorprendere, e dietro passano Francia a 35 secondi con una ricarica ed Ucraina a 50 con due ricariche. Dietro pasticcia la Eckhoff che usa due ricariche e perde posizioni passando nona a +1:24, mentre meglio la Charvatova con 1 ricarica (+51 secondi) ma soprattutto l’Italia: Runggaldier fa 5/5 ed è sesta a +1:11.
La Germania in testa non perde nulla dalla Francia, mentre crolla il Canada, molto più lento delle altre. Restano assieme Repubblica Ceca ed Ucraina, mentre l’Italia perde come ipotizzabile un po’ di tempo, risuperata dalla Norvegia della forte Eckhoff. Si arriva al secondo poligono, quello solitamente decisivo. La Germania fa il disastro e la Herrmann commette 4 errori, obbligandosi al giro di penalità che rimescola tutte le carte. Infatti in testa passa ora la Francia, che usa una sola ricarica, con 17 secondi proprio sulla Germania. Al terzo posto è sempre il Canada a sorprendere (nonostante una ricarica), ma da dietro recuperano tanto tempo: l’Ucraina usa una ricarica ed è quarto a 33 secondi, al quinto posto c’è poi una grandissima Runggaldier che fa 5/5 ed è ora a 41 secondi dalla Francia. La Eckhoff è poco dietro a causa di due ricariche, e pasticcia anche la Repubblica Ceca, con la solita Charvatova che anche in questa staffetta gira per penalità (ed è ora 8a a 1 minuto). Nell’ultimo giro sugli sci è soprattutto la Norvegia a fare la voce grossa ed a recuperare terreno, mentre in testa restano più o meno invariati i distacchi, con l’Italia che ancora una volta, come naturale prevedere, perde un po’ di tempo sugli sci dalle più forti. Al cambio, Francia in testa, Germania +14, Norvegia +34, Canada +36, Italia +51 con la Svezia, Ucraina +57 e Repubblica Ceca a +1:02. Tutto apertissimo!

Quarta frazione. Per le squadre big, in pista Wierer (ITA), Hildebrand (GER), Aymonier (FRA), Merkushina (UKR), Koukalova (CZE), Olsbu (NOR). Nel primo giro, vanno allo stesso ritmo più o meno Aymonier e Hildebrand, mentre la Norvegia perde qualcosina sia dalla testa che dalle inseguitrici, Wierer compresa che è nel gruppo delle quarte. Si arriva al poligono da terra. La Francia utilizza 2 ricariche e si fa superare dalla Germania che invece ne usa solo 1 e passa in testa con 6 secondi sulle transalpine. Da dietro la Norvegia deve utilizzare due ricariche ed è l’Italia ad approfittarne con un velocissimo 5/5 della Wierer, ora terza a soli 31 secondi con la Norvegia a +40. Appena dietro, Svezia e soprattutto Repubblica Ceca con la Koukalova (5/5), mentre si tolgono dalla lotta Canada (2 ricariche) e soprattutto Ucraina (3 ricariche). E’ una gara a 6 al momento.
Nel giro sugli sci, sono ancora le prime due a fare il ritmo più alto di tutte, tanto che la Wierer perde diversi secondi da Germania e Francia, ma come lei anche le altre inseguitrici tra cui la Koukalova, che permettono all’azzurra di restare in terza posizione. In testa, arrivano al poligono in piedi assieme Francia e Germania. Se però la Germania prende tutti i bersagli in un amen, la Francia deve addirittura girare nei 150 metri di penalità! Da dietro, benissimo la Svezia con 5/5 che passa a 45 secondi, appena davanti a Norvegia (1 ricarica), Wierer (2 ricariche) e Koukalova (1 ricarica). La Francia crolla a +1:21.

Traguardo. La Germania ha troppo vantaggio per poter minimamente pensare di perdere la gara ed è lei a vincere anche questa volta la staffetta. Dietro la lotta per il secondo ed il terzo posto è tra 4 squadre, tra cui l’Italia. La Wierer ancora una volta dimostra di non essere nemmeno vicina alla forma dello scorso anno e nuovamente sugli sci paga dazio, tirandosi fuori troppo presto dalla lotta per il podio, che invece le altre tre si giocano in volata: seconda arriva la Norvegia a 22.8 secondi, 1 solo decimo davanti alla Repubblica Ceca, a sua volta 1 solo decimo davanti alla Svezia. Dorothea Wierer è quinta a 26 secondi. Più dietro, Francia 6a a 1:18, Ucraina 7a a +1:27.

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