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Tarjei Boe conquista la vittoria nella prima sprint stagionale maschile della Coppa del Mondo 2017/2018 di biathlon andata in scena ad Ostersund. L’atleta norvegese ha preceduto di soli 7 decimi il campionissimo Martin Fourcade che deve accomodarsi sulla seconda piazza del podio con un po’ di amaro in bocca. A completare il podio il tedesco Lesser.
Azzurri che chiudono più indietro dopo alcuni errori al poligono che davvero hanno penalizzato le loro prestazioni; Hofer, migliore italiano è 23°, mentre Windisch è addirittura 62°.
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TARJEI BOE: 10 – Velocissimo, dopo il primo poligono in cui non commette errori accusa 2 secondi da Schempp, ma ne ha ben 30 su Martin Fourcade. Nel secondo commette un errore, ma è rapidissimo. All’ultimo aggiornamento prima del traguardo, ha mezzo secondo di vantaggio sul francese e per 7 decimi riesce a saltargli davanti e prendersi la vittoria.
MARTIN FOURCADE: 9,5 – Francia, 1988. Dopo i primi 2 km è davanti ai 12 che erano già transitati davanti a lui, con 2,5 secondi di vantaggio sul norvegese L’Abee-Lund. Al poligono, però, commette un errore. All’ultimo giro, però, recupera alla grande e guadagna moltissimo, è un fulmine. Giunge al traguardo con 22:41.3. Ci pensa poi Tarjei Boe a togliergli il gradino più alto del podio. Oggettivamente era difficile fare meglio.
ERIK LESSER: 9 – Bella sorpresa, non il più veloce ma dà del filo da torcere ai favoriti e commette l’unico errore sull’ultimo tiro del secondo poligono. Tanto che riesce a classificarsi al 2° posto provvisorio, scavalcando Svendsen. Chiude 3°, complimenti al tedesco.
EMIL HEGLE SVENDSEN: 8,5 – Fa segnare il miglior tempo prima del poligono, con ben 11 secondi di vantaggio su Garanichev. Poi, però, accusa 10 secondi di distacco dal tedesco Lesser. Al traguardo non riesce a precedere Fourcade, accusando 12 secondi dal francese e classificandosi provvisoriamente al 2° posto, poi superato da Lesser. Alla fine chiude 4°.
SIMON SCHEMPP: 9 – Bravissimo al primo poligono, commette invece un errore al secondo, ma rimane in lizza per la vittoria. L’errore commesso lo fa scivolare al 4° posto, poi al 5° definitivo, comunque gran gara per il tedesco.
JOANNES THINGNES BOE: 6 – È velocissimo a giungere al primo poligono, ma commette ben tre errori che ne condizionano la gara: accusa ben 33 secondi da Martin Fourcade, frutto appunto degli errori al poligono, classificandosi provvisoriamente 5°. Alla chiusura definitiva è 11°. Non bene.
SIMON EDER: 6 – Un errore per l’austriaco al secondo poligono, ma non è mai in lizza per la vittoria: si prende 37.1 secondi da Tarjei Boe, è 14°.
JULIAN EBERHARD: 5,5 – Anche lui, come Boe, è un missile ad arrivare al poligono, ma commette due errori, poi ne fa un altro al secondo, compromettendo definitivamente la propria gara, conclusa provvisoriamente al 10° posto. Alla fine è 21° ed è un peccato, con più attenzione sarebbe stato ben più avanti perché la velocità di certo non gli è mancata.
LUKAS HOFER: 6 – Spara in maniera perfetta al primo poligono e rientra quindi nel novero dei favoriti. Al secondo commette però due errori, che purtroppo lo fanno retrocedere in classifica, in cui figura 13° provvisorio (6° tempo sugli sci). Chiude 23°, il migliore degli azzurri. Ci si aspettava comunque qualcosa di meglio, cosa che sicuramente avrebbe fatto anche con un solo errore in meno.
ARND PEIFFER: 5,5 – Autore di due errori al secondo poligono. Chiude però parecchio indietro, 21°, alle spalle di Hofer. Male: 28° al definitivo.
BENEDIKT DOLL: 5 – Anche lui al poligono a terra commette due errori, mentre in piedi ne fa uno. Alla fine è 30°, buon per la Germania che gli altri tedeschi oggi sono andati bene.
THOMAS BORMOLINI: 6 – Non commette errori al primo poligono, al secondo si presenta con 36 secondi di ritardo. È autore di un errore nel secondo, chiude provvisoriamente 29°, 40° nella classifica finale. Non veloce sugli sci, ma più preciso degli altri azzurri a sparare.
DOMINIK WINDISCH: 5 – Al primo poligono è autore di tre errori, poi ne commette un altro al secondo, finendo inesorabilmente indietro, chiudendo alla fine addirittura al 62° posto. Brutta gara per l’altoatesino.